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31 Ottobre 2012 , ,

Neil Young & Crazy Horse Psychedelic Pill

2012 - Warner Brothers
[Uscita: 29/10/2012]

neil young psychedelic pill# Consigliato da DISTORSIONI

 

Un bravo giornalista di carta stampata specializzata - abbiamo il grande piacere di ospitarlo in Distorsioni – che abbiamo letto tante volte e che rispettiamo, ha scritto in modo estemporaneo su Facebook:  “Il disco nuovo di Neil Young è eccessivo, sbrodolone, vecchio, interminabile e segaiolo, però oh, è FIGO” ; non siamo riusciti a capire bene se sono parole in sostanza d’apprezzamento o dettate da sarcasmo al negativo, però rispecchiano un dato di fatto comunque la si pensi, quanto è vero che Young si è sempre chiamato Neil, ed i Crazy Horse  son sempre stati principalmente i tre anziani Billy Talbot (bass guitar), Ralph Molina (drums), Frank  “Poncho”Sampedro (guitar), che lo accompagnano  nelle epiche, interminabili cavalcate chitarristiche contenute in questo nuovo doppio “Psychedelic Pill”, e sin dai tempi di “Everybody Knows This Is Nowhere”. Tempistiche da capogiro (Driftin’ Back 27:36 - Ramada Inn 16:49 - Walk Like A Giant 16:27), che possono scoraggiare qualsiasi neofita profano o potenziale ascoltatore si avvicini al disco e conosca poco l’artista.

 

In un’epoca balorda in cui la fruizione della musica, per la media degli individui, si limita ad un fugace ascolto in you tube di un brano, o alle cuffiettine mentre cammina o fa jogging, il  quasi settantenne canadese ha l’incoscienza di proporre durate bibliche che sessantenni brontoloni, pedanti ma ancora con un'ottima memoria come chi scrive possono far risalire solo all’epoca ormai remota di live leggendari come “Happy Trails” dei Quicksilver, “Live Dead” dei Grateful Dead, “Refried Boogie” dei Canned Heat,  “Live At Fillmore” degli Allman Brothers o più recentemente  a quelli dei Phish. La verità è che Neil Young si è sempre fatto gli affari suoi col rock e nei dischi che incide ormai da più di quattro decadi – non siamo i primi a scriverlo e farlo notare – fottendosene puntualmente ogni volta di ciò che i suoi aficionados si aspettavano da lui. Il suo disprezzo per le regole del mercato musicale e rock non conosce eguali, tutti fattori che hanno fatto sì che il musicista nel corso di quasi cinquant’anni di carriera stabilisse un feelingneil young live profondo ed un’empatia con i più grandi artisti delle nuove generazioni, Sonic Youth e Pearl Jam prima di tutti. 

 

Ma anche i nostri coetanei  non particolarmente ‘younghiani’  credo reggeranno con difficoltà questo ‘eccessivo, sbrodolone, vecchio, interminabile e segaiolo’  Psychedelic Pill; i  fedeli nei secoli invece e gli 'younghiani' convinti (come noi!) vi si crogioleranno a lungo e con lussuria auditiva, ritrovando intatti, se non dilatati, gli eccessi jam meravigliosi, fieramente chitarristici di indimenticabili dischi ufficiali del passato come “Weld” (1991), “Ragged Glory” (1990),  “Rust Never Sleeps” (1979), “Everybody Knows This Is Nowhere(1969), “Live Rust” (1979). Psychedelic Pill è stato registrato  subito dopo  il precedente “Americana” negli stessi Audio Casa Blanca Studios ed esce a soli  quattro mesi di distanza: anche questo la dice lunga su quanto il ‘bisonte dell’Ontario’ non abbia a tutt’oggi nessuna intenzione di mollare l’osso. Tuttavia Young  riserva in P.P. agli ascoltatori più pazienti anche un’ ispirata rosa di canzoni molto più sobrie (Born In Ontario, Twisted Road, She’s Always Dancing,  For The Love Of Man), orgogliose del country feeling  del miglior Young di sempre.

 

 

CD 1
1 Driftin’ Back (27:36)
2 Psychedelic Pill (3:26)Neil Young
3 Ramada Inn (16:49)
4 Born In Ontario (3:49)

CD 2
1 Twisted Road (3:28)
2 She’s Always Dancing (8:33)
3 For The Love Of Man (4:13)
4 Walk Like A Giant (16:27) 
5 Psychedelic Pill (Alternate Mix)

Pasquale Wally Boffoli

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