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20 Dicembre 2017

Unreal City FRAMMENTI NOTTURNI

2017 - AMS Records
[Uscita: 10/09/2017]

#consigliatodadistorsioni

 

La prima volta che ci siamo occupati degli Unreal City è stata un lustro fa quando giunse in redazione il loro primo ep autoprodotto, da allora è passata diversa acqua sotto i ponti: due eccellenti album, “La crudeltà di aprile” del 2013 e “Il paese del tramonto” del 2015, e una serie di esibizioni dal vivo che li hanno visti suonare più volte sia in Europa che oltreoceano hanno consacrato la band come una delle realtà migliori del neo prog attuale. E ora tocca al loro terzo lavoro che esce sempre per la AMS e vede in veste di produttore esecutivo Matthias Scheller, il disco è stato registrato presso la Studio 2 di Padova. Emanuele Tarasconi, tastierista virtuoso e cantante, scrive anche stavolta musiche e testi, accanto a lui la sempre più convincente chitarrista Francesca Zanetta e il basso di Dario Pessina, nuovo innesto alla batteria con Marco Garbin, partecipano anche Camilla Pozzi alla voce e Matteo Bertani al violino. Lo stile musicale della band parmense rimane il prog sinfonico con una forte inclinazione notturna e dark, una proposta musicale fortemente influenzata sia dal romanticismo che dall'espressionismo, dall'intenso e coinvolgente impatto emozionale.

 

Frammenti Notturni” si muove quindi sulla scia dei precedenti e convincenti lavori, non apportando novità significativi sul piano dello stile, ma si evidenzia un progredire nelle abilità tecniche, una sicurezza e una padronanza di scrittura che fanno di quest'ultimo lavoro l'opera della maturità della band. I continui richiami, a volte vere e proprie citazioni, alla tradizione prog, dalla PFM al Museo Rosenbach, dagli Elp agli Yes, testimoniano della profonda cultura musicale di Tarasconi e compagni che si manifesta nel migliore dei modi nell'avvolgente suite La Grande Festa in Maschera, impreziosita dai continui cambi di ritmo e di atmosfera, un brano tortuoso e tormentato, con un testo tenebroso e inquieto, del quale ci piace sottolineare lo splendido finale sorretto da un massiccio basso e da sonorità jazzistiche. È una splendida chitarra pinkfloydiana a introdurci nella demoniaca e lirica Le Luci della Casa (spente), brano che vede la novità dell'uso del violino che arricchisce l'espressività della band. Non meno riuscite le altre tre composizioni di “Frammenti Notturni” fra le quali sottolineiamo la conclusiva Arrivi all'Aurora dai toni elegiaci e poetici con in evidenza il piano e il theremin. Dobbiamo mettere però in evidenza come testi di questo lavoro appaiano meno criptici rispetto al passato e  lo stile del canto di Tarasconi risulti più misurato, ricorrendo in qualche caso a un quasi recitativo che ne valorizza la resa. Davvero un altro bel lavoro per i giovani musicisti parmensi.

Voto: 7,5/10
Ignazio Gulotta

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