Homesick Suni & The Red Shades CHEERLEADERS & QUARTERBACKS
Si immagini un bizzarro incrocio tra le sonorità irriverenti dei Mojomatics e le atmosfere da periferia londinese ascrivibili agli Small Faces o a una versione quietata dei Jam, e si coniughi il tutto in chiave d’ascendenza veneta. L’esito, piacevole, è il suono del disco d’esordio di Homesick Suni & The Red Shades, simpatica band di Matteo Pin, William Zancan e Michelangelo Zardini. Una strumentazione sobria, chitarra, armonica, basso e batteria, con l’aggiunta qua è là dell’organetto del “Capitano” Merletti, e un nugolo di canzoni brevi che scorrono via con gradevolezza, leggerezza, lungo una linea melodica alquanto intrigante, contrassegnata da una voce ottimamente modulata in quanto a timbro e cadenze. Tra i frammenti più interessanti si segnalano: l’iniziale Down There Tonight, Hannah Shalom, Bloody Mary Ann, Die So Slow, Wild. Un sound fresco, mai disgiunto dal sano ricorso al tratto ironico, spesso autoironico; due-tre minuti alla volta, lievi pennellate di rock’n’roll incorniciate in quadri di campagna veneta, dinanzi a rustici tavolini e abbondanti libagioni di vino, sognando Londra. Lungi da pretese di grandezza, un album incoraggiante.
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