Gutalax SHIT HAPPENS!
[Uscita: 10/07/2015]
Repubblica Ceca
La Repubblica Ceca resta una significativa fucina di band metal estreme, e oltre agli eccellenti praghesi Ahumado Granujo arrivano da Křemže i gioiosi Gutalax che, oltre mettere in gioco le viscere sin dal nome, hanno come unico contenuto tematico ciò che il nostro organismo produce: La Merda! Dopo un paio di split e un ottimo primo full-length dal titolo “Shit Beast” pubblicato nel 2011, i Gutalax espellono finalmente il loro secondo lavoro, “Shit Happens”, con disinibita coerenza. Sulla copertina, a opera del cultissimo Karl Dahmer, un giovane volto alle prese con un cono gelato stracolmo non certo di cioccolata, ci sorride luridamente ammiccando al pregiato ingrediente organico che straborda dal suo cono. Sin dall'iniziale Dick Dip ci si lascia guidare da aggressive flatulenze e violente deiezioni in un universo escrementizio di sicuro effetto. I cultori delle feci non sbagliano un colpo per rendere nel miglior modo omaggio al nobile prodotto che accomuna ogni essere vivente. Sin dalle info riportate sulla rete si annuncia “nothing new, just the same shit”, a conferma che Shit Happens è un disco di tradizionalissimo grindcore (dagli echi hardcore e dall'incedere deathcore).
Il graffiante grugnito di Maty si muove tra monocordi cupi gracidii fino a squittii granguignoleschi, su riff monolitici con agile immediatezza. Degni di nota alcuni dei titoli presenti sul disco: Fart Fart Away (diretto come un liberatorio fiotto di diarrea), Rectal Oraculum (fossa biologica slayeriana), Smoked Ass With Diarrheal Sauce (calibrato e inebriante browncore), Licking the Brown Line of Fat Old Granny Bitch (sorta di tarantella grind) e la finale Shit'Em All (che fonde a un andamento hetfeildiano l'estestica dei migliori Squallor). Provocazioni scatologiche a parte i Gutalax ci regalano un suono corpulenDo, tagliente, massiccio. Il mood grind è sublime e miccia ideale per esplosivi moshpit. Se amate band come i portoghesi Serrabulho o i giapponesi Bathub Shitter, oltre che i su citati Ahumado Granujo, non potete esimervi dal rinnovare la vostra grindoteca con l'acquisto di uno dei vinili colorati (arancio, giallo piscio o semplicemente nero) stampati in tiratura limitatissima. Gutalax: non è un medicinale e non può indurre sonnolenza, quindi abusatene pure!
guarda, questa recensione fa veramente schifo…… e non perchè parla di merda, ma piuttosto per la scarsissima competenza in ambito GORE del “tizio che scrive”
non ha veramente idea di cosa stia scrivendo, ne tantomeno di cosa abbia ascoltato
cito dalla “recensione”
ma checcazzo scrivi?? recensisci i merdallica che sono più consoni alla tua ignoranza musicale
Nella recensione in oggetto non vi è alcuna volontà, né tantomento il tentativo di sfoggiare da parte mia alcuna erudizione “gore”. La tua breve e insulsa critica mio caro “shitman” (lascio la tua firma in inglese per non risultare offensivo) non riesce poi nel suo intento visto che non mette minimamente a nudo la mia presunta pochezza cognitiva sull’argomento!
Comunque “Macheccazzoscrivi??” è il tuo quesito madre?
Rispondo: quello che leggi, panzerottino, semplicemente quello che leggi. Non cito Goethe o Nietzsche! E’ intelligibile, no?
La mia è una semplice recensione, una personale lettura di un lavoro moderno, contemporaneo, che fa parte del mio bagaglio culturale sufficientemente ricco. Da oltre 30 anni i miei ascolti sono ininterrotti ed eterogenei il più possibile. Mi piace avere una visuale sul tutto. Sicuramente non mi interessa occuparmi solo di “gore” ma seguire piuttosto la linea editoriale di Distorsioni che è perfettamente trasversale. Le riviste specialistiche le consulto ma in generale mi annoiano. I microcosmi mi disturbano. L’elitarismo culturale mi nausea.
Poi, il concetto di ignoranza musicale è relativo, visto che mi additi con cotanta arroganza.
Leggo la tua affermazione piuttosto come un banale transfert freudiano… ohi ohi ohi… e la cosa non mi lusinga affatto!
L’unica cosa che mi piacerebbe fare è invitarti (o se vuoi “sfidarti”) in una controrecensione che includa sensata anti-recensione del mio testo e recensione del disco dei Gutalax e lasciamo che siano i lettori di Distorsioni a giudicare…
Non amo i presunti esegeti del suono estremo così come quelli di qualsivoglia genere musicale, tantomeno le loro brufolose considerazioni ormonali. E, per chiudere, il “tizio che scrive” a cui fai riferimento si firma con un nome non fittizio, apprezzerei altrettanto in una tua eventuale replica.