The Heliocentrics FROM THE DEEP
[Uscita: 19/02/2016]
Inghilterra #consigliatodadistorsioni
Oltre a evocare viaggi tra sistemi solari, Heliocentrics è un marchio di garanzia di per sé, un’avventura musicale di livello assoluto. Combo d’origine britannica guidato dal folle e geniale Malcolm Catto, percussionista e polistrumentista, affiancato da spiriti silvestri del sottobosco sonoro non solo d’oltremanica (Jake Ferguson, basso e chitarra; Mike Burnham, sintetizzatori; Jack Yglesias, flauto e percussioni; Adrian Owusu, chitarre, oud e percussioni; Ray Carless clarinetto e sax, James Arben, sax; Max Weissenfeldt, vibrafono e percussioni; Khadijatou Silcott-Fraser, voce), dedito a musiche aliene, pastiche di free jazz, funk, soul, world, psichedelica, elettronica, licenzia il terzo album col proprio logo, “From The Deep”, disponibile in versione LP e CD, quest’ultima arricchita da bonus-tracks.
Dopo le prove fonografiche rilasciate, in questi anni, in collaborazione virtuosa con Lloyd Miller, Orlando Julius, Melvin Van Peebles, Catto torna a incidere, per la meritoria Now-Again Records, sotto l’egida qualificante di Heliocentrics. Un album di rara pregnanza sincretistica.
Sonorità in virtuosa miscellanea che amalgamano frammenti di jazz passato al vaglio della psichedelia più temeraria (Sun Ra), soul-funky di notevole ispirazione e versatilità (James Brown), e una congerie di tasselli sonici di mera derivazione world.
Tracce tra le altre come Discovery, improntata a una fluida vena di psych-jazz; Vision Of Himself, rapida scheggia percussiva screziata dal suono urticante della chitarra; The Pit, impreziosita dall’incalzante melodia del vibrafono con sullo sfondo le serpentine evoluzioni dei sax; la magmatica escursione aliena di Telekinesis.
E ancora, Night And Day, dal tessuto musicale immerso in soluzioni di acido sperimentalismo, con tappeti di effetti elettronici dispiegati come su distese di nuvole; l’ossessivo battito percussivo di Looking Back, punteggiato dal sinuoso svolgersi di sax e vibrafono, cosi come il temibile viaggio psichedelico tra galassie interiori in via di dissoluzione di Outer Realms Pt. 2.
Tutto ciò fa di quest’album un generoso caleidoscopio di sonorità e ritmi avvincenti, di soluzioni variegate e incisive sul piano artistico e di profonda e pirotecnica creatività.
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