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29 Dicembre 2012

Equipe 84 Nel Cuore Nell’Anima

2012 - Vedette-Ricordi-Ariston

equipe 84

Questo articolo è stato tratto e solo parzialmente riveduto dalla mia scheda, già pubblicata nel 1990 sul volume “MANIFESTO BEAT“ (edito da Jukebox all'idrogeno), in onore e nella memoria di Victor Sogliani e di Franco Ceccarelli, deceduto da pochi giorni al momento di questa pubblicazione: un plauso a Distorsioni che mi ha permesso di ripubblicarlo, sia pure in una occasione luttuosa come può essere la morte di un grande artista. (Salvatore D'Urso)

 

 

 

INTRO
Quello che in Inghilterra furono i Beatles fu, allo stesso modo, il quartetto modenese in Italia. Non è esagerato dirlo, benchè il successo dei gruppi nostrani dell'epoca '60 fu abbastanza ristretto a livello nazionale. In questo caso però parliamo di una formazione che ha valicato di gran lunga i confini, fino a crearsi un seguito in paesi quali Spagna, Francia, Portogallo, Stati Uniti e Inghilterra). Modena, nei primi 60, da ricca cittadina quale è tuttora, era piena di giovani benestanti e con molto tempo libere da spendere: qui i dischi di molti esecutori britannici, Beatles e Rolling Stones ad esempio, o di arrabbiati americani come Bob Dylan, arrivarono di gran fretta e subito recepiti da un pubblico molto più attento che altrove.

 

 

AL  BAR  "GRANDE ITALIA" - I PRIMI SUCCESSI A 45 GIRI - CAPISCUOLA DEL BEAT ITALIANO

equipe 84La storia vuole che dal mitico bar "Grande Italia" (oggi esistente con altro nome) si incontrassero spesso Francesco Guccini, allora studente, con Adolfo Sogliani (detto Victor) per organizzare dei duetti in stile Everly Brothers e lanciare Bimba guarda come il cielo sa di pianto, sotto il nome di Blue Cups. Vennero poi Maurizio Vandelli, cantante chitarrista, Franco Ceccarelli, chitarrista ed il siculo Alfio Cantarella, batterista piccolo e abile come Keith Moon, con la partecipazione estemporanea di Romano Morandi (detto Romano Ottavo), che si alternava al basso con Victor. Li introduce nel giro della musica Pier Farri (più tardi produrrà anche il Guccini solista) e il primo vinile reso pubblico con il nome Equipe 84, nato nella speranza di essere "sponsorizzati" dal noto brandy Stock, reca data  1964: sono due brani curiosi, inciso per una piccola etichetta, Canarino va (addirittura l'inno della squadra di calcio modenese nel 63/64, all'arrivo in serie A), retro è Liberi d'amare che, sia pur rozzo sotto certi aspetti, denota già una certa classe e capacità del gruppo.

 

Dopo molte date e concerti un po' dovunque alla ricerca di affermazione, giunge, nel mitico 1964 così ricco di fermenti, un contratto discografico con la Vedette del maestro Sciascia: Papà e mammà in coppia a Quel che ti ho dato, trafugata dal repertorio dei Rolling Stones (Tell me) è già un trionfo per la band, che conquista in breve tempo i cuori già conquistati dai maestri anglosassoni. Nel frattempo il beat in Italia è già una realtà ed altri gruppi seguiranno l'esempio dei capiscuola Equipe 84. Le seguenti incisioni, uscite a getto continuo sempre sul modello dei gruppi esteri, sono tutte gioiellini di un'epoca: Ora puoi tornare (altra cover, dalla Go now dei Moody Blues) con Prima di cominciare, Notte senza fine presentata al 13° festival di Napoli e cantata perciò in napoletano, che esce in coppia a Se credi a quello che, una delle mie favorite, o ancora La fine del libro (Time is on my side, di nuovo degli Stones) con Cominciamo a suonar le chitarre e Sei già di un altro (Don't worry baby dei Beach Boys) assieme a La den da da.

 

 

GLI ALBUM - LE GRANDI COVER - LA PSICHEDELIA - LE COLLABORAZIONI CON LUCIO BATTISTI E FRANCESCO GUCCINI - IL SUCCESSO

equipebangbang45E' del 1965 l'uscita del primo long playing che, in una ricca confezione apribile con manifesto interno e fascicolo (purtroppo sacrificati nell'edizione immediatamente successiva) raccoglie i brani migliori di questo primo periodo, compreso Sei felice tratto da un brano dei Kinks quale Tired of waiting for you ed uscito in forma 45 giri solo su versione juke-box. Ma alcuni problemi finanziari con l'etichetta portano i quattro, dopo altri 2 singoli (Un giorno tu mi cercherai, che compare a Sanremo in coppia con i Renegades, poi L'antisociale scritta da Guccini, Mi fa bene e Goodbye my love: originale dei Searchers e all'epoca coverizzata anche dai meno noti Rokketti), al divorzio con la Vedette, tradita in pieno 1966 per la Ricordi. Quest'ultima porterà il gruppo ancora più in alto, sino a vincere il Cantagiro con Io ho in mente te, arcinota trascrizione da You were on my mind (Ian & Silvya e We Five) con testo di Lucio Battisti, uno dei massimi hits del gruppo incisa in coppia alla assolutamente magica Resta,  così come sono magici successi la Bang Bang di Sonny Bono ed Auschwitz del solito Guccini, in una interpretazione di effetto quasi drammatico.

 

Questi ultimi verranno inclusi anche nel secondo album "Io ho in mente te", ancor più completo e ricercato del precedente. E' probabilmente questo il periodo più felice ed intenso per l'Equipe, che attraverserà agli albori del 1967, un magnifico viaggio psichedelico, fino alla svolta segnata da brani mitici quali 29 settembre, E' dall'amore che nasce l'uomo, Nel cuore nell'anima, Ladro, Nel ristorante di Alice (assistita, si dice, nientemeno che da Jimi Hendrix) ed Un anno, versione di No face no number dei  Traffic. Un angelo blu (cover di I can't let Maggie go degli anglosassoni Honeybus) e Nella terraequipe29settembre dei sogni  aprono il 1968 che porta, insieme al vento di contestazione, un terzo LP "Stereoequipe", il più lirico e complesso, il più autenticamente psichedelico della formazione che, oltre agli ultimi brani già citati, include perle lisergiche quali Tutto è solo colore, Per un attimo di tempo, più lo strumentale  Intermission riff (sigla del programma televisivo TV 7). Un altro successo in cima alle classifiche con Tutta mia la città (Blackberry way degli inglesi Move) insieme a Cominciava così, nel 1969, ed ancora Pomeriggio ore 6 (cover di Marley purt drive, un brano dei Bee Gees presente sul loro doppio album "Odessa"), con E poi... .

 

 

IL DECLINO DEL BEAT - GLI ANNI 70 E 80

E poi la popolarità sembrerebbe venir meno, per via del ciclone BEAT che sta pian piano evolvendo ed una brutta vicenda giudiziaria che porterà sotto processo Alfio per possesso di "fumo". La nuova decade si apre con Il sapone, la pistola, la chitarra ed altre meraviglie, altra sigla TV che vede Alfio momentaneamente rimpiazzato da Mike Shepstone dei Rokes (che la stampa dell'epoca, a scopo pubblicitario, indicava come rivali!) ed il nuovo album "ID" differisce abbastanza dalle precedenti produzioni ma, benchè i puristi del beat potrebbero storcere il naso, siamo ancora di fronte alla loro geniale sensibilità: in brani quali Padre e figlio, Jo, Un brutto sogno o l'inquietante strumentale che dà il titolo all'album, è ancora viva la passione lirica di sempre. L'Equipe 84, negli anni 70, si muove senza più quella spinta popolare degli anni

equipecuoreanimaprecedenti, tentando qualche carta commerciale (ma debbo dire, senza mai cadere nel banale) e scrivendo qualche momento di delicatezza quale Casa mia ed Una giornata al mare (in collaborazione con Paolo Conte).

 

Nel 1971 esce l'LP “Casa mia" (sotto il nome di NUOVA Equipe 84), seguito da un paio di episodi progressive quali "Dr.Jekill e Mr. Hydee "Sacrificio", che restano buoni esempi di quel POP cerebrale e sinfonico (c'è l'apporto di un nuovo tastierista, a sostituzione di Ceccarelli, dimissionario) in voga in quel periodo, che però ottengono scarsi risultati di vendite (rispetto alla media dei tempi). L'Equipe si barcamena per qualche anno, tra scioglimenti parziali e ricostituzioni temporanee. Vandelli ci rinuncia definitivamente nel 1979, dopo aver tentato diverse strade soliste e produzioni esterne al gruppo, mentre Alfio ne seguirà presto l'esempio. I due originari Victor Sogliani e Franco Ceccarelli si ritrovano poi nuovamente insieme negli anni 80 e, carpiti al volo altri 2 elementi giovani e freschi, rifondano il mitico complesso, punto di riferimento per tutta la scena storica del beat e del pop psichedelico italiano, che per quanto "derivativo" da una corrente scaturita nei paesi anglosassoni, ha espresso il suo massimo splendore di originalità  in quegli anni,  “che la luce divina li abbia sempre in gloria” (come diceva l'amica Fernanda Pivano).

 

 

DISCOGRAFIAstereoequipe-degli-equipe-84

 

33 GIRI 

 

EQUIPE 84                           (1965, Vedette)

IO HO IN MENTE TE             (1966, Ricordi)

STEREOEQUIPE                    (1968, Ricordi)

ID                                          (1970, Ricordi)

CASA MIA                             (1971, Ricordi)

DR. JEKYLL E MR. HYDE      (1973, Ariston)

SACRIFICIO                           (1974, Ariston)

UN AMORE VALE L'ALTRO   (1990, Rose Rosse)

 

45 GIRI

 

1964 - Canarino va/Liberi d'amare (Caravel)

  • 1964 - Papà e mammà/Quel che ti ho dato (Vedette)
  • 1965 - Ora puoi tornare/Prima di cominciare (Vedette)
  • 1965 - Notte senza fine/Se credi a quello che... (Vedette)
  • 1965 - La fine del libro/Cominciamo a suonare le chitarre (Vedette)equipeID
  • 1965 - Sei già di un altro/La den da da (Vedette)
  • 17 dicembre 1965 - Liberi d'amare/Non guardarmi così (Hobby; sul lato B i
    Freddie's)
  • 1966 - Un giorno tu mi cercherai/L'antisociale (Vedette)
  • 1966 - Mi fa bene/Goodbye my love (Vedette)
  • 1966 - Io ho in mente te/Resta (Dischi Ricordi)
  • 1966 - Bang bang/Auschwitz (Dischi Ricordi)
  • 1967 - 29 settembre/È dall'amore che nasce l'uomo (Dischi Ricordi)
  • 1967 - Nel cuore, nell'anima/Ladro (Dischi Ricordi)
  • 1968 - Un anno/Nel ristorante di Alice (Dischi Ricordi)
  • 1968 - Un angelo blu/Nella terra dei sogni (Dischi Ricordi)
  • 1969 - Tutta mia la città/Cominciava così (Dischi Ricordi)
  • 1969 - Pomeriggio: ore 6/E poi... (Dischi Ricordi)
  • 1970 - Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie/Devo andare (Dischi Ricordi)
  • 1971 - Casa mia/Buffa (Dischi Ricordi)
  • 1971 - 4 marzo 1943/Padre e figlio (Dischi Ricordi)
  • 1971 - Una giornata al mare/Quel giorno (Dischi Ricordi)
  • 1971 - Pullman/Non si può (Dischi Ricordi)Equipe 84 - Io Ho In Mente Te-back
  • 1973 - Diario/Senza senso (Ariston Records)
  • 1973 - Clinica Fior di Loto S.p.a./Meglio (Ariston Records)
  • 1974 - Mercante senza fiori/Sigaretta e via (Ariston Records)
  • 1974 - Risvegliarsi un mattino/Se c'è (Ariston Records)
  • 1975 - Sogni senza fine/Meditazione (Ariston Records)
  • 1975 - Vai, amore vai/Signor playboy (Ariston Records)
  • 1977 - Opera d'amore/Anguilla rock (Ariston Records)
  • 1989 - La lunga linea retta/Rosa (Rose Rosse)

 

Salvatore D'Urso

Video

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