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18 Agosto 2021

Anton Corbijn Depeche Mode By Anton Corbijn

2021 - Taschen - 512 Pagine

Dopo la prima pubblicazione in edizione ultra-limitata uscita a novembre 2020 in occasione dell'ammissione dei Depeche Mode nella “Rock And Roll Hall Of Fame”, esce finalmente in un formato più abbordabile per le tasche dei comuni mortali “Depeche Mode By Anton Corbijn”, mastodontico volume di 512 pagine con cui l'eclettico fotografo olandese ripercorre i suoi ormai quarant'anni di collaborazione ed amicizia con il trio di Basildon. Nonostante la prima impressione avuta dai giovanissimi DM non fu delle migliori, con Corbijn - già affermato fotografo che immortalò Ian Curtis e i Joy Division – che trovò la band troppo pop e acerba, il secondo incontro avuto con Dave, Martin e Fletch nel 1986 in occasione del videoclip di “A Question Of Time” diede vita al contrario ad una delle collaborazioni artistiche più uniche nella storia del rock. In quegli anni fu proprio Corbijn a plasmare l'estetica visiva dei Depeche Mode, dando loro secondo le stesse parole di Dave Gahan quell'apparenza “cool” che ancora mancava a dispetto di indubbie doti musicali ed una profondità di testi che già li distingueva dalle altre band britanniche. Al di là di queste storie già note dai fan della band e rievocate dai tre proprio durante l'intervista di rito dell'introduzione alla Hall Of Fame, a colpire e a piacere di questo volume è l'approccio squisitamente documentaristico utilizzato da Corbijn, che ha compiuto un importantissimo lavoro di recupero dal proprio immenso archivio per narrarci in prima persona la storia della band e della sua evoluzione estetica. Tante fotografie ma anche tanti testi scritti di proprio pugno da Corbijn ci fanno attraversare quarant'anni di storia dei Depeche Mode osservando l'evoluzione della band da dietro le quinte: molto spazio è dato tanto a fotografie iconiche quanto, soprattutto, a diverse immagini in parte inedite scattate durante le registrazioni degli album, dei video, di servizi per la stampa e soprattutto di concerti, raccontandoci senza alcun filtro di aneddoti, storie di vita on the road, momenti di crisi e soprattutto di entusiasmo puro sui palchi di tutto il mondo. La speciale sensazione che pervade il lettore è quella di essere condotto ad osservare la storia dei DM da un punto di vista estremamente privilegiato e particolare, vivendo in prima persona la genesi di alcuni album che hanno segnato la storia della musica. Non manca ovviamente il punto di vista personale dello stesso Corbijn, che ci affascina illustrandoci la brillantezza del proprio processo creativo tanto nella descrizione di alcune immagini iconiche, quanto soprattutto nei momenti in cui si sofferma a parlare degli artwork degli album, dei loghi speciali concepiti per ognuno di essi e degli straordinari videoclip che tanto ci hanno affascinato nel corso di questi decenni. Contenuti particolarmente interessanti che consentono di apprezzare “Depeche Mode By Anton Corbijn” sia sotto l'aspetto puramente biografico, sia sotto quello tecnico, rendendolo da un lato un volume imprescindibile per i fan dei DM, dall'altro un'opera estremamente didattica per fotografi e professionisti dell'immagine per il modo in cui Anton Corbijn spiega la propria visione e un approccio creativo assolutamente unico. Un'opera che possiamo definire in termini assoluti uno dei più importanti libri fotografici sulla musica pop/rock.

Voto: 9/10
Fabio Rezzola
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