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31 Gennaio 2021 ,

AA.VV. Witch Egg

2021 - Rock Is Hell Records
[Uscita: 22/01/2021]

Gli artisti che hanno preso parte alla realizzazione di “Witch Egg” fanno capo a John Dwyer (Osees) che inaugura il 2021 con un successore alle session di “Bent Arcana”, alla cui uscita in agosto lo stesso Dwyer dichiarò che altri episodi simili sarebbero stati pubblicati. E il buon uomo del Rhode Island ha mantenuto la promessa, coinvolgendo in queste jam musicisti già visti in “Bent Arcana” (Tom Dolas, alle tastiere anche negli Osees, Brad Caulkins già ai fiati), nuovi contributi (Greg Coates al contrabbasso) e vecchie conoscenze in casa Osees (Nick Murray alla batteria, che aveva fatto parte del gruppo in “Mutilator Defeated At Last” del 2015). Dwyer continua perciò a transitare presso l'improbabile crocicchio tra psych-punk e jazz-rock, ma in “Witch Egg” manca la ruvidezza free di “Bent Arcana”: dall'iniziale Greener Pools si avverte una maggior coesione sonora, tra ricami psichedelici di chitarre e solo di sax, a cui segue lo swagger minaccioso di City Maggot, sorretto da un minaccioso riff di basso; synth e sax la fanno da padroni in Your Hatless Friend, free style statunitense che inciampa nella gotica e funerea Witch Egg, preludio ai 7 minuti di Baphomet: partenza in sordina su onde elettroniche e sax che si tramuta in un sabba ritmico su cui aleggia un gorgo nero di synth; la stessa sensazione di sospensione alienata da spazio profondo rimane in Sekhu, dove ancora percussioni ed effettistica elettronica si dividono lo spazio sonoro. Arse mantiene un tono crepuscolare da paranoia urbana, mentre On Your Own Now si apre a soluzioni malinconiche e dolci. Più morbido di “Bent Arcana”, “Witch Egg” passa da un jazz-rock dinamico a profonde incursioni nello spettro musicale più scuro senza mai arrivare a sonorità aspre, tanto da essere forse uno dei dischi più raffinati che Dwyer abbia mai realizzato. Ancora una volta, la copertina gioca la sua parte: se siete alla ricerca di riti pagani e deliri urbani al calare delle tenebre (come il teschio verde sembra suggerire), allora con John Dwyer e compagnia bella andate sul sicuro.

Voto: 7/10
Ruben Gavilli

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