Oiseaux-Tempête OISEAUX-TEMPÊTE

Abbiamo già avuto modo di parlare di Frédéric Oberland e di Stéphane Pigneul, chitarrista e bassista dei Farewell Poetry e dei Le Réveil Des Tropiques, durante le uscite degli album “Hoping for the Invisible to Ignite” (Gizeh, 2011) e “Le Réveil Des Tropiques” (Music Fear Satan, 2012). In attesa dell’uscita del secondo attesissimo album dei Farewell Poetry (attualmente in lavorazione), Frédéric Oberland e Stéphane Pigneul si divertono a sviluppare un ulteriore interessante progetto denominato Oiseaux-Tempête, con Ben Mc Connell alla batteria (Beach House, Rain Machine, Marissa Nadler) e Stéphane C ai field recordings. L’immagine di copertina di questo album omonimo mostra il murale di “Praying For Us” dell’artista greco Pavlos Tsakonas (ispirato alle “mani in preghiera” di Albrecht Dürer) ed esprime l’immagine di una Grecia in crisi a cui non rimane più alcuna speranza se non quella di affidarsi al Signore. L’album raccoglie le esperienze di viaggio di Frédéric Oberland e Stéphane C durante il loro tour in Grecia nel 2012. 

L’obiettivo era descrivere la decadenza ed il declino della vecchia Europa proprio nei luoghi in cui è nato il pensiero moderno ed il mito. L’album si sviluppa come una sorta di viaggio di Ulisse a partire dalla strepitosa Opening Theme (Ablaze In The Distance) che descrive un mare in tempesta e Buy Gold (Beat Song) con sonorità vicine ai Godspeed you! Black Emperor anche per le affinità politiche. In Sophia's Shadow, La Traversée e Nuage Noir le sonorità diventano più ambient e sperimentali, mentre Ouroboros (registraro dal vivo nell’Eglise Saint-Merry il 26 aprile 2013, ospite Gareth Davis ad uno clarinetto basso) è uno straordinario viaggio bluesy che recupera suggestioni western e le dilatazioni psichedeliche tipiche di Le Réveil des Tropiques. L'Ile e la conclusiva Outro (For The Following) mostra il lato più sperimentale dell’album. “Oiseaux-Tempête” è un vero e proprio diario di viaggio di un moderno Ulisse nelle sue peregrinazioni alla deriva.