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4 Dicembre 2013 , ,

The Swans NOT HERE/NOT NOW

2012 - Young God Records
[Uscita: 14/10/2013]

Swans-Not-Here-Not-Now# Consigliato da Distorsioni

 

Nell’universo obliquo dei temibili Swans può accadere anche questo: realizzare un doppio live per finanziare l’uscita del loro nuovo lavoro, nel 2014. Edizione limitata a sole duemila copie, con brani quasi totalmente inediti o eseguiti esclusivamente dal vivo. La formula del finanziamento rivolta a “quisque de populo” prevede l’esborso della somma di cento dollari, qualora si volesse diventare produttori esecutivi del summenzionato disco venturo, o più particolarmente, con la modica somma di cinquecento dollari venire in possesso di una loro nuova canzone, in versione acustica, con relativo video nel quale esser citati senza meno. Bizzarrie a parte, il doppio live è estrapolato da esibizioni, in particolare a Barcellona e Melbourne, legate al loro sontuoso e funereo lavoro “The Seer”, uscito nel 2012. La line-up, quella selvaggia e spietata del disco in oggetto: Michael Gira, Norman Westberg, Chris Pravdica, “Thor” Harris, Phil Puleo, Christoph Hahn. La linea musicale è quella sperimentata nelle suddette esibizioni: nessuna pietà per il pubblico, la musica usata come strumento di annientamento sonoro, nichilismo puro applicato al concetto di suono.

 

Il primo cd si apre con la già devastante To Be Kind, cavalcata sul filo del rasoio nella quale la voce di Gira sembra provenire da infernali anfratti, nenia spalmata su un gioco di note listate a lutto, gli strumenti appena accennati come rispettosi dell’inabissamento che si adempie; né vi è da attendersi requie dall’acida trama di Just A Little Boy, in cui Harris martella i suoi tamburi con veemenza indicibile e la voce di Gira, punteggiata dalla liquida chitarra di Westberg, penetra il nero tessuto della notte sonica. Coward è la quintessenza del rumore cosmico, il basso pulsante di Pravdica usato come un maglio, il pesante e mortifero pestare sulle pelli di Thor Harris in diretta comunicazione sciamanica con il regno delle ombre. E su tutto, la voce devastata di Gira come una punta infuocata che trapassa da parte a parte l’uditorio. I quindici minuti di She Loves Us!, conducono fin oltre le barriere del suono, suscitando immagini di lande deserte colpite da piogge infuocate, simboleggiate dalla gragnuola percussiva di Phil Puleo, ai limiti dell’implosione tellurica. Chiude il primo cd Oxygen, frammento di pura follia ma dal respiro meno acido e distruttivo.

Swans-Not-Here-Not-Now

 

Il secondo cd s’inaugura con la torrenziale traccia di The Seer/Bring The Sun/Toussaint/L’Ouverture, mattone cosmico di tre quarti d’ora, dilatazione in chiave di distorsione infernale del brano The Seer, contenuto nell’omonimo album da studio. Chi ha avuto la ventura di assistere a un loro recente concerto sa certamente di cosa si parla, e sa cosa aspettarsi da una simile cascata incandescente di note, ebbra di atmosfere venefiche ai limiti del delirio. Ritmo incalzante, sezione percussiva insostenibile, giro di basso compulsivo, chitarre in ‘acido lattico’ sulla voce moribonda di Gira. Al confronto, la traccia successiva, Nathalie Neil, è quasi una filastrocca per bambini mannari, con il suono quasi pastorale del corno a cura del possente Harris, a simboleggiare vaste distese boscose abitate da lupi in una perennità di nebbie purpuree. Due demo chiudono la doppia cavalcata nelle tenebre, Kirstin Supine e Screen Shot, durante la quale nessuno spazio è lasciato alla speranza, nel più puro concettualismo musicale ed esistenziale degli Swans. Attendiamo i ‘Cigni’ alla prova dell’album prossimo venturo, ed esperiamo nuovi e più efficaci metodi esorcistici, a salvaguardia delle nostre anime. 

Voto: 7/10
Rocco Sapuppo
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