M. Caye Castagnetto Leap Second

Castle Face, da sempre attenta ad avere un roaster più eterogeneo possibile, amplia lo spettro degli artisti in catalogo ospitando il secondo disco di M. Caye Castagnetto, artista di origini peruviane che propone un songwriting sperimentale e dai risvolti inquieti. “Leap Second” si annuncia come un collage di suoni, un'entità multiforme che richiama influenze latine, post punk, art-rock, Catherine Ribeiro, Nico, Talking Heads, Tuxedo Moon. Insomma, i riferimenti sono scomodi ma il tiro di Castagnetto vola alto, tra groove stranianti e oscuri (I Invented Disco, Amor Cabra), pop latino hauntologico (Stopping You, Slippery Snakes, All Points North), momenti di elasticità musicale in cui gli strumenti vengono stravolti (Mi Mentira, Until). Ancora nostalgia in salsa bedroom pop (Hands On The Business), Nico in versione terzo millennio sui synth della bellissima Street Trees, Evening Green e la conclusione del disco che punta dritta verso Chase Water, Blue Moon, inizialmente una fanfara di bordoni tra tastiere e samples di voci che si diradano per lasciare spazio a una ballata lunare e pacificante, proveniente da un Perù hauntologico mai esistito. Una musica inquieta e che si diverte ad inquietare quella di  M. Caye Castagnetto, che mostra un grande fascino e una grande bravura nel creare scenari sonori inediti con materiale musicale spesso sorprendente. Da seguire con attenzione.