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1 Ottobre 2014 , , ,

Mark Olson GOODBYE LIZELLE

2014 - Glitterhouse Records
[Uscita: 26/09/2014]

 USA                                                                                                      # Consigliato da Distorsioni

MARKOLSON-GBL-500x449Il ritorno su disco di un artista irrequieto e in perenne movimento. Mark Olson ha diviso con Gary Louris il ruolo di fondatore dei Jayhawks, band che ha segnato profondamente la scena americana del cosiddetto alternative country. Lascia improvvisamente la band nel 1995 per dedicarsi alla sua storia d’amore con la songwriter Victoria Williams, con cui inciderà tre dischi con il nome di The Original Harmony Ridge Creek Dippers,  e dalla quale divorzierà nel 2005. Ritorna a lavorare con  Louris e con i Jayhawks, che alterneranno nel decennio periodi di attività - del 2011 l’ultimo disco pubblicato “Mockingbird Time” - a lunghi anni di inattività, durante i quali Olson si ritira spesso nella sua casa nel deserto di Mojave. L’evento che ha impresso una nuova svolta nella vita privata e artistica di Olson è stata la collaborazione e la storia d’amore con la musicista multistrumentista e vocalist norvegese Ingunn Ringvold, diventata sua moglie, con la quale ha girato in tour a lungo e adesso pubblica questo “Goodbye Lizelle”, suo terzo album solista. Il disco è stato registrato in vari luoghi del pianeta, Armenia, Sud Africa, Norvegia, Finlandia, USA, Repubblica Ceca con un sistema di registrazione portatile, catturando così l’immediatezza, l’intimità e la purezza di queste undici tracce.

 

Per certi versi dimenticatevi del country e delle roots con le quali da sempre faceva i conti la musica di Olson e delle sue band, adesso l’obiettivo si concentra sulle ballate folk e sulle sonorità acustiche, cose non certo inedite per il nostro, ma mai così al centro di un suo lavoro. Potrà sembrare paradossale, ma il primo nome che ci è subito venuto inmark desert mente ascoltando Goodbye Lizzell è quello dell’Incredible String Band, un vero, emozionante tuffo al cuore per chi ha amato quelle meravigliose musiche. Addirittura la voce di Olson ricorda a volte nel timbro quella di Robin Williamson, con quel suo modo così caratteristico di alzare i toni e intonare melodie sognanti. Anche l’intreccio con la voce femminile e l’uso di strumenti diversi richiama lo stile della band di “Hangman’s Beautiful Daughter”: ascoltate la meravigliosa Poison Oleander e le sue atmosfere folk psichedeliche o l’incedere orientaleggiante e bucolico di Running Circles e di Say You Are The River con la chitarra suonata come un sitar. Altre volte si è trasportati sulle sponde del Pacifico, dalle parti di Laurel Canyon; brani come Cherry Thieves o All These Games si ispirano a sonorità country e alla grande tradizione dei songwriter californiani, ma il risultato non cambia: melodie ispiratissime e sognanti che si librano su cieli limpidi e tersi, colorati di toni crepuscolari, e che dolcemente ci tengono felicemente legati alle voci di Mark Olson e Ingunn Ringvold, una delle perle più preziose di quest’annata musicale.

Voto: 8/10
Ignazio Gulotta

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