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8 Giugno 2014 , ,

Arto Lindsay ENCYCLOPEDIA OF ARTO

2014 - Ponderosa Art and Music/Northern Spy - 2 CD
[Uscita: 27/05/2014]

arto lindsay# Consigliato da Distorsioni

 

Musicista grande e multiforme, per metà brasiliano, per metà newyorchese e amante dell’Italia, Arto Lindsay ricapitola con un doppio CD per metà antologico e per metà live la parte solista della propria carriera. Non troviamo quindi l’estremismo sonoro dei DNA, quando Arto e co. portarono il rock ai limiti del terrorismo situazionista. Non i Lounge Lizards, in cui la sua chitarra rumorosa agitava l’elegante new cool del gruppo di John Lurie (ma il dispotico leader non fu contento del risultato, perché quella di Arto sembrava ancora troppo una chitarra e troppo poco una lavatrice), né i raffinati giochi al confine tra pop e avanguardia di Golden Palominos e Ambitious Lovers. Ma c’è molto altro: il meglio dai dischi solisti, alcuni davvero splendidi, come “Mundo Civilzado”, “Noon Chill”, “O corpo sutil” (titolo alchemico come la musica di Lindsay), che il cosmopolita musicista ha inciso, circondandosi di ottime compagnie, tra il 1996 e il 2004. Arto Lindsay è cresciuto ascoltando i grandi della sua terra come Jorge Ben e Gilberto Gil così come Beatles, Stones, Doors, Jimi Hendrix. Da musicista ha incontrato la no wave ed il minimalismo, senza dimenticare il Giappone, date le liaisons con Ikue Mori e Kazu Makino.

 

arto lindsayTutto ciò si è fuso in un modo di comporre scarno e minimale, eppure denso di fascino e melodia. Poliritmie, romanticismo, sensualità, chitarre acustiche e i ritmi frammentati dei dj all’avanguardia. Se la chitarra di Lindsay è meravigliosamente fracassona e torturata la sua voce è un dolce sussurrare, in questo molto brasiliana: siamo molto vicini a Caetano Veloso e Vinicius Cantuaria, di cui è amico e collaboratore (un disco fondamentale come “Estrangeiro” quanto è di Caetano e quanto di Arto?). Ma soprattutto ci sono le canzoni, perché Arto Lindsay sa scrivere canzoni, eccome. Tra gli artisti della sua generazione (è nato il 28 maggio 1953) non vale meno di un David Byrne o di un Paul Weller, giusto quindi metterlo allo stesso livello.  Il disco dal vivo comprende incisioni in solo (quanti musicisti suonano sempre più in solo o in duo, del resto abbatte iarto lindsay costi, come ben sa chi organizza concerti), registrate in gran parte a Berlino al Berghain club il 17 gennaio 2011. Qui la chitarra torna a urlare grattugiata come ai bei tempi, è bello sentire come massacra il funky mistico e pansessuale del Prince di Erotic city o il soul straromantico di Al Green in Simply beautiful (già ottimamente rese in “Mundo civilizado”)   ma, come il nostro eroe ha affermato in un’intervista a Carlo Massarini per RAI5, la sua musica in fondo è blues, un po’ Chicago un po’ Muddy Waters. Arto Lindsay sarà in tour in Italia a Luglio. 

 

 

Voto: 9/10
Alfredo Sgarlato

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