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9 Ottobre 2012 ,

Umberto Maria Giardini LA DIETA DELL’IMPERATRICE

2012 - La Tempesta Dischi/Woodworm
[Uscita: 5/10/2012]

Umberto Maria Giardini  LA DIETA DELL'IMPERATRICE# Vivamente consigliato da DISTORSIONI

 

Davvero ammirevole e coraggiosa la scelta del marchigiano Umberto Maria Giardini. Non è da tutti abbandonare la navigazione sicura garantita dal suo nickname Moltheni per metterci direttamente la faccia col suo vero nome di battesimo. Come Moltheni ha inciso sei dischi di buon livello e sopra la media, non elevatissima ad ogni buon conto, della scena cantautoriale italiana. Va detto per onestà critica che lui fa parte a buon diritto della categoria: o si amano o si odiano. Il suo timbro vocale, non esattamente variegato, può a qualcuno risultare monocorde mentre per altri, i più a quanto pare,  è solo il suo marchio inconfondibile che lo distingue dall'enorme massa dei suoi colleghi cantautori, un' enorme schiera di questi tempi, grazie al proliferare di nuove produzioni sospinte dalle ondate internetiane.

 

Questo nuovo lavoro "La dieta dell'imperatrice"  esce per La Tempesta Dischi, solitamente una sicurezza per le produzioni nostrane, è prodotto da Antonio Cupertino e dimostra che 4 anni di silenzio hanno giovato ad Umberto che ritroviamo lirico ed ispirato come non mai. Lo stesso cantautore ci spiega che "Il mio ritorno alle scene è stato dettato, sopra ogni cosa, dal  bisogno fisico di suonare dal vivo". L'album, dopo il breve intro strumentale de L'imperatrice ci conduce alla successiva Anni di luce che ci restituisce il Giardini che tutti conosciamo, un bel brano sognante con la sua tipica ed inconfondibile voce. L'unico  paragone possibile potrebbe essere con un altro splendido navigatore astrale come Marco Notari, il suo "Io?" (2011) e mi ripeto volentieri, ha forse indicato una strada nuova per la scena indipendente del nostro paese.

 

Umberto Maria Giardini  LA DIETA DELL'IMPERATRICE 2012 La Tempesta Dischi_Woodworm Uscita 5 ottobre 2012Poco in questo nuovo disco è sotto l'eccellenza, Il trionfo dei tuoi occhi, Quasi Nirvana, Genesi e mail e Discographia, che ha una splendida melodia, sono tutte incantevoli ballate da ascoltare e mandare a memoria. Saga è il brano più lungo della raccolta, con un bel finale strumentale con chitarre a profusione, mentre Il sentimento del tempo ruba qua e là qualche idea e melodia ai grandi Radiohead (No suprises ?). La finale L'ultimo venerdì dell'umanità e Il desiderio preso per la coda, bel titolo, sono i brani ritmicamente più sostenuti, quest'ultimo è pure un bell'esercizio strumentale. A questo proposito è doveroso segnalare la backing band che accompagna Moltheni, scusate, Giardini, in questo nuovo lavoro: Marco Maracas alle chitarre, Giovanni Parmegiani alle tastiere e Christian Franchi alle percussioni. Tre strumentisti di tutto rispetto, in attesa del riscontro live.

 

Da segnalare che la graditissima edizione in vinile è stata curata dalla Woodworm, bella etichetta indipendente d'Arezzo, nata dalla fusione tra i progetti Karemaski Multi Art Lab e Sons of Vesta. Il cambiamento d'immagine e di nome, si fa per dire, hanno quindi giovato a Umberto, il disco è riuscitissimo e tra i più ispirati dell'intero 2012 per lo meno a livello italiano. Gran bel ritorno, una certezza ed una conferma. 

Ricardo Martillos

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