Migliora leggibilitàStampa
22 Agosto 2015 , , ,

Sacri Cuori DELONE

- Glitterbeat Records
[Uscita: 22/05/2015]

 #consigliatodadistorsioni 

 

sacri cuori coverGruppo italiano, etichetta internazionale, ospiti illustri provenienti dai quattro angoli del pianeta, disco registrato in tre diversi continenti, ma non è certo solo questo a dare alla musica dei Sacri Cuori quell'ampio e profondo respiro internazionale che si respira fra i solchi dei suoi dischi, e non si tratta solo della qualità, alta, della proposta di Antonio Gramentieri e soci, ma della capacità di fare una musica che sa raccogliere linfa vitale dal passato e farlo rivivere in una proposta originale e seducente. “Delone” prosegue il viaggio musicale che i romagnoli hanno intrapreso nei loro precedenti lavori, un incontro fra la frontiera meridionale americana e la Romagna, passando per fascinazioni latine e passione per le colonne sonore italiane. Rispetto all'ottimo “Rosario” di tre anni fa la principale novità è la presenza dell'australiana di origine italiana Carla Lippis la cui voce, dalla sottile e delicata sensualità e con guizzi da adolescente sbarazzina, rimanda alle icone femminili dei Sessanta e allarga il respiro emozionale della musica dei Sacri Cuori (come accadeva nel disco precedente nei due brani cantati da Isobel Campbell), si ascolti la bellissima seducente Dancing (on the other side of town), fra aliti notturni e morbidi languori latini. A rendere più vivo il tutto il gran numero degli strumenti impiegati e dei collaboratori, fra i quali Howe Gelb, Evan Lurie, Steve Shelley, Marc Ribot, Hugo Race e due membri dell'ensemble messicano Sonido Gallo Negro.

 

Quattordici brani per 41 minuti di musica: si inizia con Bendigo, rutilanti ritmi fra tex mex e cumbia affrontati con divertimento e sana ironia, mentre Una Danza ci proietta nelle atmosfere ovattate e vagamente pruriginose del night anni '60. La Marabina ci rimanda alle colonne sonore italiane del tempo che fu, ma la melodia cita perfino Vola Colomba, e ci sacri cricorda, con sottile ironia, come queste siano da sempre fonte di ispirazione per i Nostri. Snake Charmer è spigolosamente notturna, con la roca voce narrante di Gelb, ma Delone è scintillante e brillante nel suo giocare fra Nancy Sinatra e Morricone. Nelle successive tracce non mancano i riferimenti al sound del deserto, nella strumentale Billy Strange, la malinconia alla Nino Rota in Portami Via, il tango di Seuls Ensemble, la psichedelica follia dei B-movie italiani di Cagliostro Blues (ci si meraviglia che fra queste note non appaia all'improvviso Barbara Steele!), gli echi di Morricone e Alessandroni di Serge, il suono cinematico di El Comisario e di Dirsi Addio a Roma. Un lavoro riuscito e affascinante che si nutre degli incontri musicali, degli umori dei luoghi attraversati, dai lidi e balere della Romagna ai deserti americani, ai grandi spazi australiani, e dell'immaginario complesso in cui i Nostri sono cresciuti.

Voto: 7.5/10
Ignazio Gulotta

Audio

Video

Inizio pagina