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5 Novembre 2017

Andrea Orlando DALLA VITA AUTENTICA

2017 - AMS Records
[Uscita: 22/09/2017]

#consigliatodadistorsioni

 

Malombra, Narrow Pass, Finisterre e Höstsonaten. Tre importanti album con La Coscienza di Zeno (l'ultimo “La notte anche di giorno” nel 2015) e collaborazioni al fianco de La Curva di Lesmo e di Stefano Agnini. E' da circa un ventennio che Andrea Orlando, agitando le proprie bacchette, gravita costantemente nell'élite del panorama neo prog italiano prendendo parte a progetti di indiscusso valore. Proprietario di un importante background tecnico-artistico, il batterista genovese ha finalmente deciso di dedicare le sue attenzioni a un debutto solistico nel quale dare sfogo al proprio estro. Indossando le molteplici vesti di compositore, arrangiatore e produttore - suonando anche vibrafono, organo e mellotron - Orlando rilascia in questi giorni il resoconto di questa nuova e ambiziosa sfida discografica, “Dalla vita autentica”, e lo fa dopo aver radunato a corte buona parte di quei musicisti - nonchè amici - con cui ha condiviso, nel recente passato, palchi e studi di registrazioni. Agostino Macor, Stefano Marelli, Paolo Priolo, Laura Marsano, Marcella Arganese, Melissa Del Lucchese sono solo alcuni degli esponenti di questa nutrita schiera di collaboratori idealmente capeggiata dall'istrionico vocalist dalla timbrica gabrieliana Alessandro Corvaglia (Delirium, Mr.Punch e La Maschera di Cera), a cui Orlando consegna quattro delle sequenze cantate presenti nell'album (la quinta, Cadi con me, è affidata a Simona Angioloni).

 

Sono sette tracce, di cui due completamente strumentali, a comporre la scaletta di “Dalla vita autentica”: nella migliore tradizione prog le trame spaziano tra incantate atmosfere sinfonico-orchestrali, enfatici lirismi ed aperture rockeggianti. Nel suo incedere il disco non palesa colpi a vuoto risultando gradevolmente congegnato nonostante una sua oggettiva complessità; la prova del vocalist livornese si rivela prezioso valore aggiunto, così come è assolutamente da sottolineare la zelante cura prestata da Orlando nell'articolazione degli arrangiamenti, attenzioni indubbiamente rafforzate dai misurati interventi del massiccio combo di sostegno, vera e propria talentuosa rappresentanza del prog (di ultima generazione) made in Genova. Cinque giorni d'autunno, Fragile e Le forme della distanza si rivelano, già da un primo ascolto, episodi di spessore anche se è nella suggestiva suite di chiusura che si sintetizza la vera essenza della proposta: diciassette minuti di travolgente seduzione sonora all'interno della quale la drammatica forza espressiva di Corvaglia si interseca a placide evoluzioni di tastiere e organo per poi culminare in una prolungata coda disegnata da ridondanti vibrazioni barocche - in stile 'Concerto Grosso'- e dilatati soli elettrici.

 

Per questa sua opera prima Andrea Orlando getta sul tavolo talento ed esperienza e non delude le aspettative. Il suo principale pregio è senza dubbio quello di esser riuscito ad allestire un disco che, seppur rielaborando le intuizioni e le esplorazioni sonore accumulate nel corso degli anni, non cade nella trappola della prevedibilità e dell'imitazione. Un persuasivo start-point per un musicista dalle idee estremamente chiare.

Voto: 8/10
Alessandro Freschi

Audio

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