Migliora leggibilitàStampa
22 Maggio 2013 ,

Vibravoid DELIRIO DEI SENSI

2013 - Go-Down Records
[Uscita: 30/03/2013]

Vibravoid, DELIRIO DEI SENSI, (Go-Down Records# Consigliato da DISTORSIONI 

 

Se qualcuno dovesse ascoltare i Vibravoid senza sapere chi sono, avrebbe buone possibilità di scambiarli per una band uscita dalla scena psichedelica della seconda metà degli anni Sessanta. Il gruppo tedesco che ruota attorno alla figura del cantante e chitarrista, Christian Koch, è difatti una delle poche formazioni contemporanee che è totalmente fedele al verbo psichedelico originario,  quello nato nei Sixties. Il termine 'psichedelia' viene oggi usato, a volte a proposito, e molte volte a sproposito, per descrivere gruppi che producono suoni che sono solo vagamente riconducibili alla psichedelia in senso stretto, gruppi che certo si ispirano a quell'epoca e a quei suoni ma solo per riproporne una versione attualizzata e spesso più o meno felicemente incardinata nelle informi maglie dell'indie-rock. L'attributo 'influenze psichedeliche' non si nega ormai a nessuno ma tutt'altra cosa è quanto propongono i tre musicisti di Düsseldorf nei loro album, così come nelle loro coinvolgenti perfomance dal vivo che li hanno portati diverse volte anche in Italia (l'ultima tra la fine di aprile e l'inizio di maggio di quest'anno). Proprio durante un loro tour italiano dell'anno scorso è stato registrato questo nuovo lavoro in studio, il settimo, che si aggiunge alla consistente quantità di uscite discografiche, tra album, singoli, live e collezioni di rarità, che caratterizzano la loro produzione dalla nascita del gruppo nel 2000. "Delirio dei sensi" ha visto infatti la luce negli studi della Go Down Records di Savignano sul Rubicone, mentre la band si trovava da quelle parti per un concerto.

 

Quasi a voler omaggiare questa ispirazione tutta italiana, il titolo dell'album è preso a prestito dall'omonimo film del 1968 di Giuseppe Maria Scotese, un viaggio pseudo-documentario nel mondo degli allucinogeni. Come ormai i Vibravoid ci hanno abituato, il disco esce in due formati, con contenuti e grafica differenti. La versione in vinile (rigorosamente colorato nella prima stampa) contiene alcuni brani in meno rispetto alla versione in CD, dove tra le bonus tracks è anche incluso un brano live, Black and White, registrato al Sidro Club di Savignano. Rispetto al precedente "Gravity Zero" del 2012, il nuovo album "Delirio dei sensi" Vibravoid, DELIRIO DEI SENSI, (Go-Down Recordsabbandona a tratti il sentiero della psichedelia acida e dilatata per sconfinare in sonorità freakbeat e in episodi più strutturati nella forma classica di "canzone", a cominciare dalla cover che apre la tracklist sia del vinile che del cd, una magnifica versione di Poupée de cire, pupée de son, brano scritto nel 1965 da Serge Gainsburg e interpetato nello stesso anno dalla cantante francese France Gall, che i Vibravoid trasformano da una canzoncina pop senza pretese in un bellissimo pezzo di beat psichedelico a base di fuzz.

 

Stesso trattamento per l'altro brano dell'album cantanto in francese, La poupée qui fait non, di Michel Polnareff, entrato anche nel repertorio del beat italiano con la cover dei Quelli nel 1966 (Una bambolina che fa no no no). La selezione di cover presenti nel disco è notevole, sia per la resa finale che infonde nuova linfa ed energia ai brani originali, pur mantenendone inalterata l'anima (come dovrebbe sempre accadere), sia per la scelta dei brani da reinterpretare, per niente scontata, ma anzi occasione per riportare alla luce delle vere e proprie perle psichedeliche. Le altre reinterpretazioni proposte in "Delirio dei sensi" sono, infatti, la splendida Colour Your Mind, brano  di stampo freakbeat dei Tyrnaround, band australiana anni '80, il progressive folk di Magic Mirror degli Aphrodite's Child, a cui i Vibravoid iniettano un'incredibile potenza sonora che si rifrange in un caleidoscopio di suoni acidi, poi Optical Sounds, gemma psichedelica dei californiani The Human Expression e Nearby Shiras che, con le sue atmosfere rarefatte e orientaleggianti, apriva nel 1972 l'unico album pubblicato dal gruppo krautrock Kalacakra.

 

Non meno incisive le altre tracce dell'album, dalle suggestioni psych aperte e ritmate di Listen, Can't You Hear che sfociano in magnifiche armonie arpeggiate, all'incedere Vibravoid, DELIRIO DEI SENSI, (Go-Down Recordsplacido ed etereo di The Empy Sky che si fa, in crescendo, impetuoso, come in un Bolero di Ravel, composizione di certo evocata, dai quasi tredici minuti di trip psichedelico di The Golden Escalator, sorta di mantra misticheggiante e vera e propria ascesa sonora verso le porte della percezione, alle vibrazioni cosmiche di All Stars Have Gone To Sleep. Nell'insieme più eterogeneo del precedente, questo nuovo album dimostra come i Vibravoid si trovino perfettamente a loro agio nelle diverse declinazioni del verbo psichedelico e come si sarebbero trovati altrettanto a loro agio nelle multiformi incarnazioni dello spirito creativo musicale dei Sixties. Un album imprescindibile per gli amanti dei suoni psych legati a quel decennio irripetibile.

Voto: 9/10
Rossana Morriello

Video

Inizio pagina