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24 Novembre 2018 , ,

Kurt Vile BOTTLE IT IN

2018 - Matador Records
[Uscita: 12/10/2018]

Stati Uniti   #consigliatodadistorsioni

 

kurt vile_bottle it inPhiladelphia, Springsteen. Ascoltando Loading Zones, l’intro di “Bottle It Inè impossibile non correre lì con l’immaginazione. Anche se Kurt Vile compie da sempre un suo viaggio personale che coincide con una ricerca musicale profonda e fortemente introspettiva, affrontato con quella nonchalance necessaria per rilassarsi ad osservare bene e male, senza fermarsi mai ma sempre all’ombra di una malinconia assoluta ma benefica. Sembra uscito dal 1991, con quei capelli lunghi e discutibilmente vaporosi; e invece ha i piedi ben piantati a terra, mentre esamina le proprie passioni e le confronta con un presente irrequieto e americano. Uno stream of consciousness che aggroviglia e non lascia più: un tappeto sonoro perfetto che scivola dritto fino alla fine. 

 

kurt-vile-profile-Bottle-It-In-album-gq-1Dolcemente retrò, felicemente fuori dalle mode, fieramente popolare: ci si perde in “Bottle It In” in quella malinconia dalla quale è dolce lasciarsi cullare, come un mantra che ipnotizza e porta fino alla fine di un lavoro perfetto e screziato, dalle radici folk che sanno perdersi, confondersi e mescolarsi con una bruma psichedelica. “I was on the moon, but more so i was in the grass”: eccola la dichiarazione d’intenti, contenuta in Bassackwards, punta di diamante di un disco bellissimo e pieno di magia, con quei riff tipicamente lunghissimi che danno alle singole tracce durate che mettono a dura prova l’ascoltatore (la title track raggiunge e supera i 10 minuti).

imagesLoureediano e apatico, fuori dal tempo e fuori dal giro Kurt Vile, ma così intenso nel raccontare le sue storie che è impossibile non lasciarsi catturare. E quella che ad alcuni può sembrare una sorta di -bellissima- stasi creativa, qui invece sembra il frutto di una logorrea compositiva ed emozionale (quasi un'ora e venti) che pone l’artista su un podio ideale della guitar-music del nuovo secolo.  

 

Voto: 7/10
GianLorenzo Franzì

Audio

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