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22 Settembre 2018 , ,

Richard Thompson 13 RIVERS

2018 - New West Records
[Uscita: 14/09/2018]

Inghilterra   #consigliatodadistorsioni 

 

richardNon bastano, evidentemente, cinquant’anni di attività musicale ad altissimi livelli a placare gli istinti creativi e la verve compositiva del prode Richard Thompson, Mr. Fairport Convention, archiviata anche la liaison, personale e artistica con l’ex consorte Linda, a suggerirgli una tranquilla ed estatica contemplazione della campagna inglese, senza altri pensieri. L’artista di Notting Hill Gate, ormai prossimo ai settant’anni, trae fuori dalla sua chitarra alla Django Reinhardt ulteriori note di ficcante incisività sonora, in questa ultima fatica, 13 Rivers, licenziata alle stampe dalla New West Records. Tredici canzoni, per l’appunto, che scorrono come una lieve acqua fluviale, il titolo è calzante quantomai. La voce è ancora integra e sufficientemente elastica, il tocco chitarristico di gran classe e sapientemente e sobriamente dosato. Forse, ciò che manca in quest’album è la consueta freschezza, la sensazione di una creatività serpeggiante tra un brano all’altro, la capacità di sorprendere propria dell’alfiere britannico.

 

R. Thompson foto 1Disquisiamo, tuttavia, di un buon disco, invero, come testimoniato ad esempio dal frammento inaugurale The Storm Won’t Come: gran dispiegamento vocale su un morbido tappeto di note chitarristiche, sotto l’aura di una trama melodica di ottimo pregio, certamente uno degli episodi più felici dell’intero album. Altre schegge soniche di un certo impatto ci paiono: Her Love Was Meant For Me, una sorta di folk-blues drappeggiato dalla chitarra di Richard come un antico arazzo campeggiante nella hall di un maniero medievale; la melanconica ballata blues di The Dog In You, chitarra modulata sulle corde di un’aria crepuscolare e voce in R.Thompson foto 2liquida trasparenza in evidenza; My Rock, My Rope, dalle note lievi e frizzanti distese in atmosfere di genuina matrice folk; la classica cascata di suoni folk-rock di No Matter, con la voce del Nostro particolarmente ispirata e sottili ricami di chitarra che intarsiano il lucido tessuto del brano; la traccia conclusiva, Shaking The Gates, rassomigliante idealmente a una lenta promenade per la campagna inglese, sotto un cielo mattutino color tortora riflesso nello specchio non ancora incrinato delle ultime pozzanghere.  

 

Voto: 6,5/10
Rocco Sapuppo

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