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12 Luglio 2015 ,

Correnti Magnetiche: "Correnti Magnetiche Live" Ristampe

2015 - ADN Alma de Nieto, ReR Italia

correnti_magnetiche_liveIl progetto Correnti Magnetiche nacque nel 1985 ad opera di Riccardo Sinigaglia e Mario Canali. Si trattava di un collettivo audio visual-art che fu forse il primo in assoluto in Italia ad usare il sistema di assemblaggio digitale. Era un gruppo variabile di artisti e di professionisti di svariate provenienze, accomunati dall’idea di comunicazione alternativa. ADN ripropone alcune improvvisazioni live di Correnti Magnetiche e delle sue intuizioni senza tempo, parti delle quali andarono a costituire un omonimo vinile -sempre per la stessa etichetta- nel 1989. Questa registrazione, originale del 1989, su due piste e senza editing, vede la partecipazione, oltre che dei succitati Sinigaglia e Canali, di Maurizio Dehò, altro elemento fisso della formazione, al violino elettrico, la soprano Rossana Maggia, Erika Hajdù al violino, Gabin Dabiré alle percussioni. Le quattro suite che contiene sono un viaggio multicolore in cui gli strumenti analogici interagiscono con i suoni campionati e con la tecnologia elettronica ritrovando un’essenza squisitamente aliena da coordinate spazio-temporali. Tutto è soavemente sospeso in un’onda di magnetismo coeso e fortemente sensoriale, tutto è simbolismo, ricerca di nuove modulazioni. Una serie di immagini musicali che prendono forme e impalcature ardite per poi infrangersi e tornare a fluire e progredire in un divenire allucinato ed estemporaneo. La prima traccia di oltre 25 minuti è una cavalcata ideale attraverso le culture e i profumi della terra. 

 

111Evocazioni e arabeschi che lambiscono la musica sinfonica e orchestrale, le concezioni armoniche di oriente e occidente in una danza intensa e disperata dai contorni diluiti e sfumati. La seconda traccia sembra un cerimoniale esoterico, aleggia in sospensioni quasi liquide e cristalline che sfiorano la stasi apneica per poi innalzarsi in rivoli scintillanti e cinematici di interazioni timbriche fortemente suggestive. Di grande impatto il gioco dei gorgheggi della soprano e l’incalzare della mimica stridula del violino. Nella terza suite c’è un incontro di stilemi che richiamano sia le modalità balcaniche che orientali, un crescendo percussivo e un groviglio di fiati magistralmente incanalati dalla voce che ne dirige la grafica e la ritmica sincopata e fibrillante. Ultima suite correntilive2decisamente onirica ed elegiaca, con tocchi percussivi evanescenti e un violino esotico che segue un flusso emozionale di totale e libera evasione. Colpisce molto la delicatezza con cui le concezioni più severamente classiche e la lucidità compositiva si fondono all’avanguardia, alla sperimentazione più istintiva, primordiale, creativa e fantasiosamente improvvisata. Tutto molto lontano dalla rigidità accademica per quanto geniale e qualitativamente eccelso. Non stupiscono i tantissimi, prestigiosi riconoscimenti avuti da questa iniziativa e non si può che plaudire alla rivalutazione di tutto il materiale che ne ferma nel tempo la grandezza e la modernità.

Romina Baldoni
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