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16 Settembre 2015 ,

Damo Suzuki & Mugstar START FROM ZERO

24 Gennaio 2015 - Important Records

Giappone-Inghilterra   #consigliatodadistorsioni     

 

damo suzuki coverMentre della vecchia volpe Damo Suzuki conosciamo l'intera leggenda legata ai Can e all'epopea kraut rock che ne è seguita, sicuramente meno si sa dei Mugstar. Si tratta di un valido gruppo inglese di Liverpool che dalla immensa lezione teutonica ha tratto ispirazione, vantando nel proprio carnet professionale la registrazione dell'ultimissima Peel Session del talent scout più famoso del mondo; che fin dal loro esordio nel 2003 li aveva seguiti con interesse, passando spesso i loro brani nel suo radio show. Si fregiano inoltre di collaborazioni preziose con Mudhoney e Oneida e di contratti con case discografiche come Rocket, Agitated e Trensmat.

In questo "Start from Zero" è riportata in una edizione preziosa e limitata, incisa su vinile 12", una performance che, per volere dello stesso Suzuki, è stata completamente improvvisata in estemporanea una notte d'estate del 2012. Quattro brani interconnessi e parte vivida di una suite psycho space dalla magia sciamanica in cui convergono e si omogeneizzano i rispettivi talenti. Un mistico e pregnante fluido che si insinua in traiettorie impensate e sorprendenti dando vita ad astrattismi e cromatismi di grande atmosfera e suggestione. Dal cabaret schizoide di Suzuki, sostenuto da cupe cavalcate di basso e batteria, fino ai momenti più eterei in cui le progressioni si inerpicano su passaggi soavi e flebili fino a frantumarsi in rivoli di luce iridescente.

 

damo011Ogni passaggio è graduale e impalpabile, segue una mesmerica ritualità sensoriale. Waken to the Night è una classica propulsione motorik, vorticosa e visionaria, piena di folate marziali di synth e una batteria invasata che sottolinea il monologo guignolesco e incalzante di Suzuki. Molto più rarefatta e rallentata Subway Sound che comunica un forte senso di inquietudine e straniazione. La psichedelia è una nube gassosa capace di emanare esalazioni tossiche e ottenebrare la vista con i suoi colori aciduli. L'impasto è vischioso e letale nella claustrofobica e opprimente Innanwah, piena di scretch e ridondanti eco wah wah.

Damo_Suzuki_and_Mugstar_live_at_KazimierLa finale Zero Coda sembra voler incarnare il sunto finale del delirio e della possessione psichedelica, scrivendo un'ipotetica summa a tridente tra le lezioni da acid test di Grateful Dead, il paganesimo on the road dei Doors, ricongiunti da un ponte stilistico ideale con i jokers cosmonauti e i loro sabba dadaistici (Faust, Amon Düül, Ash Ra Tempel), fino ad arrivare alla terra di Albione degli Hawkwind. Energia e misticismo pronti a sfondare tutte le vostre porte percettive.

 

Voto: 7.5/10
Romina Baldoni

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