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6 Febbraio 2016 , , ,

The Whip Hand STILL LIFE

15 ottobre 2015 - Autoproduzione

The Whip Hand  STILL LIFE The Whip Hand nasce a Trani (Puglia) nell’estate 2012 da un’idea di Gianni Ricchiuti (chitarra) e Tony Bruno (voce e batteria) a cui si aggiunge Francesco Adduce (basso, uscito dagli psichedelici Moaning Wells). L’attività vera e propria inizia nell’autunno 2012 con un po’ di concerti di rodaggio e nell’inverno 2013 con le registrazioni del primo EP “Mist” (CD-R/download – marzo 2013) da cui viene tratto il video Like Water.  A seguito della vittoria dello storico Rock Contest di Controradio di Firenze, il trio registra nel mitico studio Larione 10 (dove hanno inciso nomi quali Litfiba, Diaframma, Moda, ecc…) il suo primo album “Wavefold” (CD/download – maggio 2014) accompagnato dal videoclip Try e anticipato da Eleven in free download.
Oscure sonorità post-punk (tra Bauhaus, Banshees, Joy Division ma anche Soviet Soviet, White Lies e altre influenze) caratterizzano l’album. Dopo una decina di festival estivi, il trio torna nell’autunno 2014 con il video Today da Wavefold e con la nuova You’re Wrong in download. Il 2015 inizia con un cambio di formazione che vede Tony Bruno passare al synth, lasciando il posto di batterista a Gianluca Muti (anch’egli ex-Moaning Wells) e quello di cantante al giovane Luca Occhionigro. “Still Life” viene registrato in estate, ma prima dei mixaggi Tony Bruno lascia la band per ragioni personali. L’EP esce in CD-R a tiratura limitata in confezione digipak e contiene cinque brani, tra cui You’re Wrong.

 

In Dreamless su una granitica base ritmica post-punk si adagiano semplici ed efficaci linee di voce e synth (alla Cure ’80-‘81), insieme a chitarre che alternano un “wall of sound” tipico shoegaze a riff new wave. The Lazy Time (diventato un videoclip nel gennaio 2016) è il brano più indie-pop-rock, con una linea vocale che si ricorda al primo ascolto e chitarre che alternano stratificazioni shoegaze a riff alla Editors/White Lies. Losing Faith è una bella ballad new wave (tra And Also The Trees e Sad Lovers And Giants), che colpisce per la maturità di composizione e arrangiamento, pur essendo la band così giovane. You’re Wrong colpisce in questa nuova versione meno low-fi e con la voce più intonata rispetto a quella pubblicata precedentemente. La base ritmica qui ricorda quella de La Preda dei Litfiba, i riff chitarristici sono di stampo indie-rock/post-punk e la voce ricorda quella dei Killing Joke del periodo wave ’84-‘88. Chiude Song For No One, dirompente brano in stile shoegaze revival (sia per la musica che per impostazione vocale), che anche in sede live funziona benissimo (non lasciateveli sfuggire dal vivo!).

 

A differenza dell’album di debutto (orientato su sonorità più oscure e post-punk), nel nuovo EP vengono introdotte influenze shoegaze e new wave e i brani nuovi risultano più d’impatto e meno derivativi. La nuova voce ha una timbrica che si sposa meglio con le sonorità della band e ha uno stile che alterna momenti melodici ad altri più aggressivi, handquasi punk, che donano ulteriore vitalità alle musiche. I progressi ottenuti nel songwriting e negli arrangiamenti in soli tre anni sono incredibili (va detto che tutti i membri hanno precedenti esperienze musicali) e oggi la band raggiunge il livello di realtà underground straniere e surclassa, sotto molti punti di vista, persino blasonati nomi dell’attuale panorama indie italico.
In questo nuovo EP il quartetto riesce a catturare l’ascoltatore e a trasportarlo in una dimensione fatta di colori e ombre, allegria e malinconia: un viaggio musicale così intenso dovrebbe durare il doppio del tempo, infatti l’unico difetto di questo disco è l’eccessiva brevità. Still Life è un disco da acquistare e The Whip Hand una band da supportare se amate queste sonorità.

Diego Loporcaro

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