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8 Luglio 2013

GustoForte SOUVENIR OF ITALY/ LA MERDA CHE FUMA

2012 - 2013 - Plastica Marella

gusto forte

Picture disc 12” (2012) 

 

Risorgono dalle ceneri della scena sperimentale italiana questi due brani visionari, contorti e pulsanti di GustoForte. Si riaffacciano sulla scena alternativa con il loro passo lieve e defilato, con la loro sfrontatezza outsider, fedeli al patto di sangue del non allineamento. Ne esce ancora una volta un disco criptico, raffinatissimo, destinato a pochi palati. Due brani di poco più di venti minuti ciascuno in un suggestivo picture disc 12” (edizione limitata di 150 copie) o in audiocassetta (50 copie L.E. editata recentemente). Souvenir of Italy è una registrazione del 1986, un cut’n paste di nastri perfettamente strutturato e stratificato che suggerisce non tanto l’idea di improvvisazione o di ricerca sonora ma un articolato percorso di scoperta e percezione subliminale, un vero e proprio lungometraggio mentale, un viaggio onirico basato sul gioco delle associazioni. Un crescendo inquietante che importa nel linguaggio musicale le suggestioni visive evocate dall’impasto e dalla frapposizione di ricordi passati così come nel risveglio induttivo di psicosi, paure, ossessioni. Un procedimento narrativo basato su un’atmosfera di tensione montante e sospesa, un espressionismo mediterraneo che si rifà alla recitazione e alla descrizione. Ma siamo lontani dagli spettri di Burroughs così come dal malessere mascherato in chiave provocatoria dei Residents. Il quadro affrescato anticipa e mette a nudo con freddezza e lucidità, con decisa fermezza, senza lasciar traspirare nessun intento di evidente dissacrazione, le contraddizioni e i paradossi tipicamente nostrani. La tradizione, la cauta secolarizzazione, l’amore e l’onor di facciata, l’apparire, la popolarità ingenua si mescolano in  un magma di insopportabile scontatezza e stucchevolezza.

 

 

lamerdache fuma

Audiocassetta (1 aprile 2013)

 

Il ripudio avviene per mezzo di questo rimpallo dell’ordinario che si ripresenta sotto varie facciate fino a diventare nauseante, compulsivo e quasi impossibile  da estirpare. Il pezzo è giocato quindi sull’impossibilità di liberarsi dei nostri marchi di fabbrica, delle nostre caratterizzazioni omologanti. I portabandiera della controcultura a cui si chiamano ispirati i nostri, sono infatti quell’Italia altra di grandi rivoluzionari messi al bando, la cui voce fu udita da poche schiere sotterranee: N.A.M.D.A., il compianto Claudio Rocchi, Gualtiero Jacopetti e Cesare Canevari, il filone colto di Egisto Macchi e delle etichette promotrici dell’avanguardia compositiva. GustoForte si sdogana dall’essere anti o dall’essere contro, semplicemente è fuori. E’ un’idea mutante e fluttuante libera da ogni schematizzazione che si nutre dell’inservibile per creare opere d’arte dadaiste destinate ad un pubblico aleatorio. La merda che fuma è un live del 1985 registrato presso il Beat ’72 di Roma. Tratto dallo scritto di Osvaldo Licini, artista astrattista di straordinaria intensità lirico espressiva, completamente e caparbiamente fuori ordine e fuori dogma. Il declamato sfocato passa attraverso una serie di scenografie frastagliate (rumorismo, elettronica, tapes, fiati, pianoforte, percussioni) che ripercorrono, sotto forma di stridori e cacofonie urticanti, il complesso e contorto cammino di spoliazione dai retaggi. Una musica da esorcismo che si erige ad anticristo brandendo a contrario le stesse armi che popolano il nostro quotidiano, filtrandole, lacerandole, rendendole loop graffianti, repellenti disturbanti e insolenti. Ritorcendocele contro fino a riedificarle fantasiosamente in un’armonia disarmonica fortemente e ispiratamente arty.

Romina Baldoni

Video

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