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30 Gennaio 2015

EsserEPerfetto Music Contest: The Old School, White Socks, Liorsi EsserEPerfetto Music Contest: The Old School, White Socks, Liorsi 27 Gennaio 2015, Bari, Bohemièn jazz caffè


essere perfetto locandina                            Il Contest

 

Il 18 Novembre 2014 ha preso il via a Bari il secondo EsserEPerfetto Music Contest, nove appuntamenti settimanali in un noto live-music pub cittadino, il Bohemièn Jazz Cafè. Per ogni serata-selezione si sono esibite e si esibiranno quattro (o tre) band emergenti pugliesi e provenienti anche da altre regioni italiane. La band vincitrice del contest alla fine delle selezioni inciderà un EP di cinque brani per un'etichetta cittadina, la Otium Records, con OWT Studio. Il tutto patrocinato da AudioCoop e M.E.I. ed organizzato dall'OWT Studio di Guido Lioi (l'instancabile factotum della manifestazione, nonchè batterista di One Way Ticket), Otium Records, Fermenti Divi, Media Partner Radio Sound City. Un'iniziativa costola dello storico M.E.I. tutta barese davvero lodevole, per prendere atto - al di là del premio finale - di quanto continui ad essere viva e pulsante la giovane scena musicale rock emergente, pugliese e non. Nel corso delle nove serate si sono esibite 36 band, tra cui alcune pugliesi già abbastanza note nel circuito live (The Moregunfield, Maneaters, Almeno Tre, La Gatta Mammona, Bless 24 etc....).

 

Le band del 27 Gennaio 2015: The Old School, White Socks, Liorsi

 

esserSiamo stati convocati in giuria tecnica (ce n'è anche una popolare) nel nono ed ultimo appuntamento delle selezioni della prima fase del contest, con la possibilità anche di interagire in un téte-à-téte, alla fine delle esibizioni (quattro-cinque brani per una ventina di minuti) con i ragazzi di tre delle band previste, The Old School (Sulmona), White Socks (Cosenza) e Liorsi (Noci: Bari). Una simpatica ed appropriata appendice quest'ultima introdotta dagli organizzatori, al fine di poter scambiare a caldo impressioni e consigli di ordine musicale ed artistico tra i cinque membri della giuria ed i musicisti delle band. La quarta formazione prevista per la nona selezione, Paper Walls (Manfredonia, Puglia) non è potuta essere presente per motivi strettamente personali.  

 

the old schoolThe Old School (recensito su Distorsioni il loro valido "Son of a Rocker EP" d'esordio del 2014 - "... un secondo è in arrivo " ci ha detto Mario Rea, chitarra solista della band) hanno inaugurato la loro performance con un power-pop in lingua inglese vigoroso con belle melodie. Poi il sound della band sulmonése è scivolato in una sorta di garage di grande impatto, un'implacabile fiera testa di ariete eretta da due chitarre (quella ritmica è del bravo lead vocals Marco Imperatore) e da una solida sezione ritmica. Decisamente più efficaci in lingua inglese che nell'unico brano in italiano eseguito. Notevoli!  

 

I cosentini White Socks, primi classificati della serata, titolari di un EP "...For Dirty Feet" di sette brani uscito nel 2014, hanno sfoggiato un rabbioso grunge-hardcore costruito white sockssull'intreccio (anche in questo caso) di due fragorose chitarre, quelle di Danilo Gentili e Mattia De Luca. Un vero trascinante 'wall of sound' quello dei cosentini, sorretto da basso (Fabio Abate) e batteria (Emilio Leonetti) al fulmicotone: unico neo piuttosto rilevante della loro esibizione la staticità sul palco del cantante Tony Leaf, pur in possesso di una buona e graffiante espressività vocale. Una postura da crooner la sua in netto contrasto con l'aggressività sonica e scenica dei suoi quattro compagni e del sound.  

 

Tutt'altra storia, completamente diversa, con Liorsi, provenienti da Noci, in provincia di Bari. Testi in italiano a rime baciate (molto pericolose, se non deleterie, secondo qualcuno della giuria), improntati ad una vena adolescenziale malinconico-sarcastica-demenziale (Lei liorsimi odia, Sarò sempre cool, I depressi lo sono ancora). La loro estrazione musicale è improntata sì ad un indolente '90 brit-pop - come i cinque (in quattro il 27 Gennaio sul palco) tengono a sottolineare nelle loro note di presentazione - ma è debitrice anche nei confronti di certo beat italico anni '60 e della scena indie nostrana delle ultime decadi. Autori di "EpPi" (2013), Liorsi riescono a tratti ad inserire belle linee melodiche nelle loro songs, anche se spesso il 'vestito' strumentale (efficace in Lei mi odia) appare troppo vago ed insufficiente a sorreggere il canto del timido ed evanescente Phil (nella foto).

 

Pasquale Wally Boffoli

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