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7 Aprile 2016 , , ,

Pere Ubu: “Coed Jail” Tour 1° Aprile 2016 , Bologna, Locomotiv Club


pereubuthomasL'attesa per i Pere Ubu, in questo mini tour italiano di tre date, che ha toccato, tra la fine di marzo e il primo aprile 2016 Padova, Roma e Bologna era carica di grande tensione emotiva. David Thomas (foto a sinistra) e compagni stanno riproponendo in tutta Europa il "Coed Jail" ovvero la riproposizione delle loro canzoni dal 1975 al 1982, incluse nei cofanetti rieditati per l'occasione "Etilism For The People" e "Architecture Of Language".

Il Locomotiv è un locale di medie dimensioni, accogliente e adatto allo show. Arrivo alle 21:00. C'è ancora poca gente e ho la fortuna di scambiare quattro chiacchiere con Thomas, vestito di nero, bombetta e con bastone in mano. 

 

pereubufotoAspetto in primissima fila e intanto sbircio la tracklist mentre si attende il pubblico, che via via affluisce numeroso. Il dato anagrafico è piuttosto vario, i ventenni e trentenni che aspettano The Modern Dance e i cinquantenni, come il sottoscritto che non vedono l'ora di ascoltare i brani meno conosciuti e sempre coinvolgenti. Alle 22:00 in punto i Pere Ubu fanno il loro ingresso on stage. Adoro la formazione, completamente vestita in modo casual a parte David, tutto in nero, seduto su una seggiola con l'immancabile bottiglia di rosso pereububassoMerlot. Per l’occasione è tornato anche Tom Herman, storico chitarrista di grande spessore (nella foto a destra).

Al basso c'è Michele Temple (nella foto a sinitra): quanta stima per questa donna che accompagna gli Ubu dal 1994. Robert Wheeler (foto sotto a destra) si presenta dietro un Korg e un teremin, mentre il più giovane Steve Mehlman, siede dietro a una batteria minimale, dalla quale ricava ritmi di prim'ordine. 

 

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La scaletta è lunga come la loro carriera, iniziata a metà degli anni settanta, ed è composta da pezzi quali Heart of Darkness (in apertura), Rhapsody in Pink, la già citata e forse più conosciuta The Modern Dance, la bellissima My Dark Ages (“I fall in love like I fall from grace”, se solo i Pere Ubu fossero un po’ più commerciali sarebbe Il tatuaggio del vero fan per antonomasia). E poi ancora Sentimental Journey e un paio di encore, per un totale di un’ora e mezza di concerto. 

                                                                                

 

pereubuscalettaTrovarsi davanti dei pionieri della new wave e dell’alternative fa un po’ effetto, anche per via del discorsetto di Thomas sul fatto che si deve andare in tour per vendere il merchandising, perché tanto i dischi non li compra più nessuno. Grazie David, la prossima volta non dirlo più.

Perché va bene che ci scherzino i gruppetti da 500 like sulla pagina Facebook, ma non tu, che fai parte del club dei Talking Heads e Television. Pere Ubu a Bologna: uno di quei momenti imperdibili che invece si sono persi in troppi.   

 

 

 

Guarda  PERE UBU "My Dark Ages"● Live ● Locomotiv Club ● Bologna ● 01/04/2016  

 

Francesco Battisti

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