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16 Ottobre 2012

Jessica Dainese LE RAGAZZE DEL ROCK: 40 ANNI DI ROCK FEMMINILE ITALIANO

2011 - Sonic Press

ragazze_RockTra i tanti libri usciti in questi anni sulla musica rock italiana mancava un'opera dedicata al rock al femminile, che nel nostro paese ha avuto e ha una sua presenza significativa. "Le ragazze del rock" viene a colmare questa lacuna, tracciando un percorso cronologico che inizia con gli anni 60 e termina con la contemporaneità, lasciando però aperta la strada per il futuro e per eventuali aggiornamenti. L'autrice, Jessica Dainese, è una giornalista musicale, collaboratrice di Alias, l'inserto culturale del Manifesto, e di altre testate specializzate, dove scrive di musica rock, con una predilezione per il rock al femminile. La sua iniziazione all'argomento, come spiega nell'introduzione del libro, avviene con Madonna, ai tempi di "Like a Virgin", e prosegue con i consigli che dispensava Kurt Cobain, anche lui appassionato di musica al femminile, citando questa o quella band, mentre sosteneva che "il futuro del rock appartiene alle donne". Da tempo, quindi, Jessica Dainese segue "l'altra metà del rock" e, su invito del produttore Oderso Rubini, comincia a raccogliere le sue conoscenze per  trasferirle in un libro, contattando poi le componenti delle band per ottenere interviste e materiale informativo, fotografico e audio.

 

Il risultato di questo lavoro di ricerca è il volume in questione che presenta una breve storia del rock italiano al femminile, suddividendolo in fasi storiche: il beat, il punk, gli anni 90, anni in cui il rock al femminile si diversifica nei vari generi che vanno dal foxcore (termine con il quale si intendono le band femminili di genere grunge, punk e alternative) al brit-pop, anche sulla spinta del movimento Riot Grrrl, e, infine, l'ultimo decennio che continua questa presenza ramificata in più generi. Il percorso è corredato da belle immagini cheRAGAZZE del ROCKl'autrice-foto di Manuele Gargamelli. ritraggono le band, le copertine dei dischi, i volantini, le fanzine e materiale di altro genere, con una grafica curata e gradevole che contribuisce a rendere il libro un'opera davvero fondamentale. Il capitolo dedicato alle ragazze del beat è il più sintetico poiché l'autrice rimanda al volume di Claudio Pescetelli, "Ciglia ribelli", dal quale ha tratto le brevi schede incluse in "Le ragazze del rock". Gli anni 60 sono culturalmente e socialmente gli anni in cui la donna comincia lentamente a uscire dal ruolo stereotipato e subalterno avuto in precedenza, ma la strada in questa fase è ancora lunga e in salita, e la musica ne risente.

 

I capitoli successivi dedicano ampio spazio alle band più rappresentative, con racconti e interviste, ma presentano alla fine di ogni capitolo una trattazione sintetica anche per le band minori, tutte al femminile o anche miste. Il capitolo "Punk attitude" presenta quindi Clito, Remote Control, Kandeggina Gang, Raf Punk, Antigenesi, Squeezers, Funky Lips. Sono gli anni del punk appunto, della rivolta contro il sistema, ma anche del femminismo e, in Italia, gli anni della contestazione politica. Rivendicazioni che entrano tutte nei testi delle canzoni. La musica delle ragazze italiane del rock di questi anni è anche un tentativo di combattere l'egemonia maschile, sia nella cultura che nella stessa controcultura, poiché, come racconta nel libro Elena Ferrarese, la batterista delle Antigenesi, "questi punk affermavano di essere diversi dalle persone 'regolari', di essere RAGAZZE DEL ROCK (2)contro il sistema, ma poi trattavano la donna come un oggetto. Proprio all'interno del movimento punk, alcune persone (non tutti) ripetevano slogan tipo: 'la donna è come il sistema, bisogna fotterli'."

 

Il capitolo successivo è dedicato agli anni 90 e alla scena Riot Grrrl, con band come le Mumble Rumble,  le Bambine cattive, le Motorama, le Cleopatras. Il movimento Riot Grrrl nasce a inizio anni 90 negli Stati Uniti, primo e unico movimento underground interamente al femminile. Non si è trattato di un fenomeno limitato alla musica ma "di una comunità internazionale di femministe-punk che attraverso lettere, fanzine, raduni, band, Internet, comunicano e informano su temi (sessismo, violenza, stupro, autodifesa, aborto, disordini alimentari, omofobia, sfruttamento dell'immagine femminile) che sono importanti per noi e che spesso vengono trascurati tanto dalla cultura dominante quanto nei luoghi e media della controcultura". Musicalmente, il movimento Riot Grrrl è erede di band punk-rock quali le Slits, le Hole, le Babes in Toyland, le L7 e ne ha prodotte a sua volte altre, come le Bratmobile, le 7 Years Beach, le Bikini Kills. In Italia il movimento prende piede a metà anni 90, quando negli Stati Uniti si sta già dissolvendo, e sebbene non abbia la forza e l'impatto di quello americano, genera comunque una rete di contatti, qualche concerto e alcune fanzine, come Screaming Sheep e Tigerheart, le due curate dalla stessa Jessica Dainese.

 

RAGAZZE DEL ROCKNegli anni più recenti, a cui è dedicato l'ultimo capitolo del libro, le rivendicazioni di genere sembrano essere state abbandonate. Le band femminili chiedono di essere considerate alla stregua dei colleghi maschi, di andare oltre il genere maschile o femminile e di concentrarsi solo sulla musica. Una richiesta più che legittima, se non fosse che, come giustamente commenta Jessica Dainese, "ancora non viviamo in una società paritaria, come non sono egualitarie l'industria musicale e la scena rock". Altrimenti, aggiungo io, un libro come "Le ragazze del rock" non sarebbe probabilmente mai uscito, poiché è indubbio che la necessità di parlare di musica al femminile implichi una qualche diversità. Per intenderci, a nessuno verrebbe in mente di scrivere una storia del rock al maschile in Italia!

 

Lo ribadisce Daniela Dal Zotto, voce e chitarra delle contemporanee Sarah Schuster: "quello del rock è un ambiente molto sessista, e non si è trattati allo stesso modo, te lo potrà confermare chiunque abbia uno sguardo critico sulla scena". E, come si sa, non è l'unico ambiente ad essere sessista in Italia. In ogni caso, ormai le band femminili si dedicano a ogni genere musicale, dal punk al metal, dal pop al garage, come dimostrano i gruppi inclusi in quest'ultimo capitolo, tra i quali troviamo le Diva Scarlet, le Roipnol Witch, le Kyuuri, le Lilies on Mars, le MAB e molti altri. Bisogna anche aggiungere, a onor del vero, che in Italia per tutti i musicisti che fanno rock la vita è dura, indipendentemente dal genereRAGAZZE DEL ROCK (1) sessuale, quindi "non sarà certo un caso che tra le band femminili non è ancora uscita una", come dichiarano le Missbit nel libro, ma è pur vero che è difficile emergere per tutti. 

 

Alla domanda che aleggia un po' per tutto il libro, "esiste un rock al femminile?", l'autrice risponde fin dalle prime pagine: "il 'rock al femminile' non esiste. Esistono piuttosto 'i rock al femminile', diversi come è diversa ogni donna, ma (secondo la sottoscritta), diversi pure dai modelli maschili". In ogni caso, dare spazio a tante band italiane in un volume come questo, sia perché femminili, sia perché appartengono ai circuiti underground, è un'operazione meritevole di attenzione da parte degli appassionati di rock. Il volume si conclude con dei suggerimenti di ascolto, attraverso una discografia selezionata nella quale l'autrice ha incluso i lavori più rappresentativi delle artiste citate nel libro. 

 

Ma l'operazione avviata da Jessica Dainese non si conclude certo con questo libro. Innanzitutto, dalla pagina Facebook l'autrice ha lanciato l'invito alle band femminili o con componenti femminili non incluse nel volume a segnalare la loro esistenza, in vista di un RAGAZZE DEL ROCKfuturo aggiornamento, sia esso cartaceo o su web. Ma soprattutto pochi gorni fa, a inizio ottobre, è uscito il cd con una raccolta di pezzi delle band di cui si parla nel libro. La compilation "Le ragazze del rock" è uscita per l'etichetta Spit/Fire, distribuita da Goodfellas, e include 24 brani che riassumono quarant'anni di storia del rock al femminile in Italia.

 

 

Rossana Morriello

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