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29 Dicembre 2013

Murakami Haruki 1Q84

2011-2013 - Einaudi

1q84Murakami Haruki è uno scrittore giapponese nato a Kyoto negli anni immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale. Nel 1987 ha acquisito la notorietà con “Norwegian Wood”, consolidandola nel 2002 con “Kafka sulla spiaggia” e consacrandola definitivamente nel 2009 con “1Q84”, con il quale ha sfiorato il nobel per la letteratura. 1Q84 ruota intorno alle vicende di due personaggi: Aomame, una ragazza fragile e spietata, che vendica le donne che hanno subito violenza e Tengo, insegnante di matematica, alle prese con la riscrittura de “La crisalide d’aria”, romanzo oscuro ed inquietante che svela i segreti di una setta. Quando Aomame farà giustizia del Leader della setta Sakigake, il suo destinò si intreccerà a quello di Tengo. La setta Sakigake incarica un investigatore privato di nome Ushikawa, personaggio dall’aspetto ripugnante, di scoprire l’assassino del Leader e di far luce sul vero autore de La crisalide d’aria. Nelle 1132 pagine del romanzo, Murakami sviluppa un intreccio metanarrativo straordinariamente complesso, affrontando temi come l’amore e la sua assenza, la realtà e il suo specchio, il settarismo e la violenza, la scrittura come metafora della vita, il rapporto tra letteratura e matematica, il senso della maternità/paternità, il destino e la predestinazione, la morte ed il tempo perduto.

 

Omaggio ad Orwell

 

Il titolo “1Q84” rimanda immediatamente al capolavoro orwelliano, in cui la “Q” appare come “9” visto allo specchio, quasi a voler sottolineare l’idea di un mondo speculare. L’omaggio ad Orwell non va inteso come una rilettura delle distopie totalitarie, ma come una riflessione sulla propensione delle dittature a riscrivere la Storia, creando ed imponendo una Storia parallela perfettamente verisimile, ma profondamente diversa. Prendendo spunto da quest’idea (e ripulendola dagli effetti mistificanti  Murakami costruisce un sistema di mondi paralleli derivati dai precedenti, attraverso l’attuazione di piccole variazioni, collocandoci al suo interno i personaggi, quasi a volerli analizzare nel loro rincorrersi ostinato e vano, poichè quei mondi non sono in connessione tra loro se non attraverso rari e complicatissimi passaggi. Il romanzo è una metafora dell’incomunicabilità nelle società contemporanee (con chiari riferimenti a Kafka), ma anche della prevalenza dell’aspetto soggettivo rispetto a quello oggettivo nella percezione del mondo reale. “1Q84” contiene ulteriori riferimenti ad Orwell, come il legame tra il desiderio e la lontananza, la relazione tra l’utopia e la violenza, l’idea che la scrittura (oggi la pubblicità) sia in grado di manipolare e mistificare la realtà.

 

Mondi paralleli

 

1Q84La costruzione dei mondi paralleli costituisce il vero nucleo costitutivo del romanzo. La realtà descritta si mostra ridondante, pregnante, dispersiva, ripetitiva, vicina per densità ai mondi di Roberto Bolaño, pur rimanendo lontanissima dalle iperboli e dai giochi intellettuali dello scrittore cileno. Nelle prime pagine del romanzo, Aomame bloccata nel traffico di Tokio, decide di ascoltare il suggerimento del taxista, lasciando la tangenziale attraverso una scala di emergenza, nascosta e poco utilizzata. Da quel momento in poi, Aomame inizierà a percepire una realtà leggermente diversa, come se la Storia non fosse più quella che lei ricordava. La realtà di “1Q84” appare totalmente realistica, differenziandosi da quella originaria solo per un leggero slittamento, una variazione prodotta da un’impercettibile deriva. Ma sono proprio questi dettagli (tra cui una seconda luna nel cielo) a rendere quella realtà straniante, come può esserlo l’entrare nella propria casa e trovare le cose disposte in modo diverso rispetto a come erano state lasciate. Siamo nel 1984. Aomame chiamerà questo nuovo mondo, 1Q84.

 

Riflessione sul senso della scrittura

 

“1Q84” è anche una riflessione sul senso della scrittura. Sono numerosi i richiami ai maestri della letteratura moderna come Orwell, Proust, Kakfa, Čechov, Dostoevskij, Carroll. Murakami oltre a cimentarsi in una poderosa costruzione di mondi possibili, riflette sul senso dello scrivere, attraverso il protagonista Tengo, ghost writer incaricato dall’editore Komatsu di riscrivere La crisalide d’aria. Murakami crea un gioco di scatole cinesi, come può esserlo quello di un pittore che dipinge se stesso nell’atto di dipingere. In fondo, suggerisce Murakami, la scrittura è come l’arte, una continua rilettura e reinterpretazione dei medesimi archetipi che raccontano l’uomo. I mondi paralleli sono i Murakami-Harukimondi della scrittura derivati dai mondi della realtà. Non è un caso allora se Murakami immagina Tengo come un insegnante di matematica e scrittore di romanzi, proprio come Lewis Carroll (espressamente citato nel romanzo) che tra gli altri ispirò James Joyce e Jorge Luis Borges, a loro volta creatori di mondi possibili. Tengo è anche il protagonista dei capitoli più belli ed emotivi del romanzo, quelli in cui decide di andare a fare visita al padre caduto in coma profondo, per leggergli a voce alta i romanzi, come se la lettura avesse la forza di raggiungerlo ovunque lui fosse, oltrepassando i limiti fisici del mondo e della malattia.

 

1Q84 emerge per una costruzione poderosa e per una narrazione avvincente, che mette in risalto tutta la maestria dello scrittore giapponese. Un romanzo dedicato a tutti coloro che credono ancora nel fascino e nella bellezza della letteratura.

Felice Marotta

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