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10 Novembre 2020 , ,

Stephan Thelen World Dialogue

2020 - RareNoise / Goodfellas
[Uscita: 30/10/2020]

Probabilmente c’è stato un momento in cui Stephan Thelen deve essersi detto con una locuzione prettamente telegiornalistica: "E adesso cambiamo decisamente argomento". Infatti, mai argomento musicale fu così decisamente cambiato come nell’ultima prova discografica del geniale compositore e chitarrista svizzero, "World Dialogue". Abbandonati momentaneamente i sodali Sonar, fautori di splendidi album (con e senza la presenza ospite del grande David Torn alla chitarra) tra ambient, elettronica, trance music, onirismi, art-rock e avant-progressive, già recensiti in passato su queste pagine, Stephan Thelen abbandona anche la chitarra e si avventura in un’esperienza sonora e compositiva totalmente differente nondimeno affascinante e coinvolgente come poche altre. Trattasi infatti di musica composta per quartetto d’archi nella formazione classica con due violini, una viola e un violoncello. Pare fosse da tempo che nelle intenzioni e nelle speranze del compositore svizzero vi fosse una collaborazione con il Kronos Quartet di David Harrington (violino), cosa che si è magnificamente concretizzata nel lungo brano Circular Lines suonato dal quartetto californiano in apertura di questo densissimo album, mentre i restanti tre, altrettanto lunghi, brani, vengono affidati agli archi dell’Al Pari Quartet, ensemble polacco formato da sole donne. Tralasciando gli arditi tecnicismi compositivi strettamente per addetti ai lavori (chiavi armoniche, poliritmie, quinte, ottave, e tempi rallentati e dilatati) ben spiegati esaurientemente comunque nelle note accluse, resta la musica, affascinante e trascinante anche per chi mastica poco o niente la tecnica musicale d’avanguardia. Silesia prende spunto da sonorità tradizionali della Slesia, regione dell’Europa Centrale situata in Polonia da dove proviene l’Al Pari, Quartet, così come Chaconne permeata di straordinarie situazioni avanguardistiche, mentre World Dialogue, che titola anche l’album, offre tecnicismi particolari e di estrema difficoltà esecutiva che però non si avvertono nell’ascoltatore meno smaliziato che viene raggiunto nelle sue orecchie e nelle sue emozioni da una “normale” composizione di ottima musica classica da camera. Di Circular Lines ad opera del Kronos Quartet si è già detto aggiungendo che a Stephan Thelen la struttura musicale dell’opera (brano sarebbe un termine riduttivo) è stata suggerita dalla tragedia dei migranti che fuggono dall’Africa da situazioni di fame, guerra e povertà. Accenni di minimalismo (il Michael Nyman compositore per archi in particolare) sono più che una semplice eco in quest’opera per palati fini ed esigenti che troveranno grande soddisfazione nella ricerca di un assoluto musicale riferito ossimoricamente a una classicità d’avanguardia di estremo valore.

Voto: 8/10
Maurizio Pupi Bracali

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