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16 Gennaio 2014 ,

Stephen Malkmus & the Jicks WIG OUT AT JAGBAGS

2014 - Matador Records
[Uscita: 06/01/2014]

stephen_malkmus_wigout# Consigliato da Distorsioni

 

Stephen Malkmus inizia a suonicchiare da ragazzino la chitarra facendo girare costantemente sul piatto Purple Haze di Jimi Hendrix nel tentativo di emulare il dio mancino. Poi, durante gli anni trascorsi alla Tokay High School, ormai adolescente, regala cuore e anima al punk, genere che segue come fosse una sorta di culto religioso, finendo una notte dietro le sbarre per aver bevuto alcolici ed aver orinato in mezzo a dei cespugli, bravata che gli comportò l’espulsione immediata dal liceo. È negli anni in cui studia storia all’Università della Virginia (precisamente nel 1989,  con il sopraggiungere della maturità artistica nella mente dell’ ex-teppistello di Stockton) che decide di formare con il suo vecchio amico Scott Kannberg i  Pavement. La band, nata come un semplice passatempo, diviene ben presto una delle più importanti ed influenti della generazione slacker dei primi anni novanta. Dopo ben dieci anni, cinque album e svariati EP, uno più importante dell’altro, la band sceglie di abbassare definitivamente la saracinesca, salvo poi una reunion nel 2009. Sciolto il vecchio gruppo Malkmus  non perde tempo e si rimette subito al lavoro per un primo album da solista reclutando Joanna Balme, John Moen e Mike Clark, dando vita ai Jicks.

 

È con loro che il musicista californiano ha continuato sino ad oggi la sua carriera, giungendo  alla pubblicazione del sesto album che, uno in più dei Pavements. “Wig Out At Jagbags” chiude il cerchio artistico iniziato anni fa risultando così una sorta di riepilogo dei lavori prodotti in tutta la sua carriera, un sapiente greatest hits del pop che caratterizzava il primo album prodotto con i Jicks nel 2001, le atmosfere quasi progressive di  “Pig Lib” (2003), e l’inconfondibile indie suonato nei gloriosi anni novanta con i Pavement. Riff di malkmus_maininterviewpicchitarra dolcemente graffianti  accompagnano egregiamente la voce di Malkmus, con atmosfere completamente diverse da quelle del precedente  lavoro “Mirror Traffic”, edito nel 2008 e fortemente influenzato dalla collaborazione con il produttore Beck. Wig Out At Jagbags  è probabilmente il lavoro che l’artista desiderava scrivere da anni, seguendo solo il suo istinto. In episodi come che Cinnamon and Lesbians  si avverte addirittura l’eco di artisti come i Grateful Dead:  Malkmus  pare infischiarsene delle aspettative dei fan e del pesante retaggio dei Pavement. Il risultato è un album gradevole sin dal primo ascolto, dodici tracce che, pur in odore di easy-listening, sono tra le più ispirate nella produzione dell’artista degli ultimi vent’anni.

 

Voto: 7/10
Andrea Ghignone

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