Migliora leggibilitàStampa
7 Settembre 2014

Lisa Gerrard TWILIGHT KINGDOM

2014 - Gerrard Records
[Uscita: 11/08/2014]

Australia                                                                                                # Consigliato da Distorsioni

twilight_kingdom_lisa_gerrardQuando si scrive di Lisa Gerrard, la sirena australiana d’ascendenze irlandesi, non si può non rinviare mentalmente alla sua fausta militanza nei prodigiosi Dead Can Dance, insieme al grande Brendan Perry. In quel sodalizio virtuoso, Lisa ha scritto alcune delle pagine più esaltanti della musica contemporanea di matrice esoterica e tendente a involgere nelle sue spire musicali, raffinatissime, quanta più sostanza dello scibile armonico possibile. La carriera solistica di Lisa, per quanto preziosa, non ricalca i livelli straordinari dei ‘Dead’. Certo, vi compaiono vette di assoluta grandezza, qua e là: “The Mirror Pool”, ad esempio, o collaborazioni eccellenti e feconde (con Patrick Cassidy: “Immortal Memory”,  con Cassidy presente anche nell’album in parola, insieme a Russell Crowe; con Klaus Schulze: “Farscape”). Vi figurano, però, anche lavori (colonne sonore in gran parte, “Il Gladiatore” con Hans Zimmer, ad esempio) nei quali il grande talento della Gerrard s’annacqua in trite armonie da show-business. In questo “Twilight Kingdom”, viene recuperata, invece, una dimensione più intimistica della musica, mediante lo strumento che più d’ogni altro Lisa sa far risuonare: la sua meravigliosa voce.

 

Un album di mera meditazione in musica, minimale, semplice ma profondo, ebbro di riflessi crepuscolari, per l’appunto, nelle note cromatiche dominanti del viola e dell’ocra. La superba voce di Lisa, la cui estensione prodigiosa si spinge fino a toccare toni da Lisa-Gerrard2mezzosoprano, edifica arcate di assoluto lirismo espressivo già dall’incipit, Blinded, ma si dispiega in tenue luce vesperale nella magnifica Adrift, autentica perla di segreta armonia druidica. Il corredo sonoro degli strumenti si profila appena, con sapienza, a innervarsi come un lieve filo dorato alla voce di Lisa. Perle di mero lirismo si snodano lungo i tracciati aurorali del disco (Our Kingdom Came; Neptune, dove la voce di Lisa assurge a vertici di misticismo inaudito; la splendida Seven Seas). Su un esile arpeggio di chitarra si adagia il serico tappeto musicale di Too Far Gone, prima che la voce della musa australiana si dispieghi in tutto il suo splendore armonico. Of Love Undone e l’etereo drappeggio sonoro di The Veil suggellano un album splendido, pregno di solenni volute timbriche, tessuto nella trama spirituale delle cose che tramontano solo per rinascere. 

Voto: 8/10
Rocco Sapuppo

Video

Inizio pagina