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22 Febbraio 2012 , ,

Tindersticks THE SOMETHING RAIN

2012 - City Slang
[Uscita: 20/02/2012]

# Consigliato da DISTORSIONI

A metà anni 90 il popolo degli amanti del rock d'autore, insoddisfatto della riscoperta dell'hard  come dello strapotere dell'elettronica,  accolse con molto favore il debutto dei Tindersticks, gruppo in cui la splendida voce di Stuart Staples faceva da collante ad un cocktail a base di Velvet Underground, Nick Cave e Joy Division. In seguito però i Tindersticks non sono usciti dallo status di gruppo di culto, alternando dischi buoni, meno buoni e svolte stilistiche, come la virata soul del valido “Can our love...” (2001). Nel nuovo disco “The something rain”, il nono (esclusi live e colonne sonore) della band inglese, le atmosfere sono quelle di un rock elegante e maturo. Gli arrangiamenti sono molto sofisticati, con un grande uso del sax accanto a tastiere, vibrafono e violoncello. Il primo brano, Chocolate, può lasciare perplessi: è recitato, scelta strana per un gruppo che ha nel cantante l'arma segreta. Però l'arrangiamento è bello e il crescendo del sax notevole.

 

Dal secondo brano, Show me everything, tornano i Tindersticks più amati: una miscela di rock decadente e soul molto raffinata. L'ombra di Bowie si staglia su canzoni come This fire of autumn e Frozen,  le più ritmate e riuscite del disco, in cui le parti di sax sono suonate in maniera incisiva. Ma la cifra dominante del disco è la ballata:  A night to still e Medicine, un lentaccio dal ritmo vagamente sudamericano, sono le migliori. Un breve strumentale, Goodbye Joe, chiude l'album. Questo disco non cambierà la storia del rock ma è assolutamente gradevole all'ascolto, specie per coloro che prediligono le atmosfere brumose del rock più tipicamente inglese. I fans del gruppo non rimarranno delusi, se invece non li conoscete ancora vi consigliamo di scoprire il gruppo coi lavori citati all'inizio della recensione. Ricordiamo inoltre la lunga collaborazione come compositori di colonne sonore tra i Tindersticks e la regista francese Claire Denis, poco nota in Italia, recentemente ripubblicata da Constellation in un unico box di quattro CD. 

 

Alfredo Sgarlato
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