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4 Agosto 2017 ,

Big Big Train THE SECOND BRIGHTEST STAR

2017 - English Electric Recordings
[Uscita: 23/06/2017]

Inghilterra    #consigliatodadistorsioni    

 

big big train CoverSono trascorsi solamente due mesi dall'uscita dell'ottimo “Grimspound” e gli albionici Big Big Train colgono in contropiede il numeroso - e crescente - seguito di estimatori ritornando speditamente sulla scena con un nuovo progetto discografico. Si intitola The Second Brightest Starquesto ennesimo lungo lavoro (un'ora e dieci minuti) di Longdon e soci, ed è un collage sonoro di composizioni inedite e di materiale escluso - per ragioni di durata - dall'editing delle ultime opere realizzate. Non inganni il fatto di trovarsi di fronte, in parte, a rielaborazioni e sequenze di temi ricusati in prima istanza; melodie e liriche si rivelano immancabilmente suggestive e  inequivocabilmente degni di far parte del convincente inventario partorito dal nutrito ed affiatato combo di Bournemouth formato da Nick D'Virgilio (percussioni e cori), David Longdon (voce, flauto, banjo, mandolino, organo, glockenspiel), Greg Spawton (basso), Rachel Hall (viola, violino e cello), Dave Gregory (Chitarra), Danny Manners (tastiere e doppio basso), Andy Poole (chitarra acustica e tastiere) e Rikard Sjöblom (tastiere, chitarre e cori). Dieci stelle luminose conducono per mano l'ascoltatore di turno nel bel mezzo di scenari epici e idilliaci (ben rappresentati dal dipinto di copertina di Sarah Louise Ewing), visuali concretizzate perfettamente dai Big Big Train attraverso le consuete elucubrazioni orchestrali ed il ricercato songwriting da sempre avviluppato alle tradizioni delle natìe lande. 

 

BBT (band)Armonie oniriche, un incedere pacato prende piede sin dalle prime note delle nostalgiche venature della title track d'apertura, maestosamente eseguita da Longdon e inequivocabile 'punta di diamante' del disco. Proseguendo in scaletta, superate le ridenti evoluzioni della Hall nella strumentale Haymaking, ecco Skylon, appassionato ricordo della omonima struttura che sorgeva sulle rive del Tamigi. Preceduta dall'intermezzo London Stone, The Passing Widow è una struggente ballad garbatamente effigiata da piano e violino; la penna di Spatwon rispolvera testimonianze remote avvinte allo Stour, corso d'acqua che attraversa la sua terra d'origine, in The Leaded Stour anticipando, di fatto, l'ultimo passaggio inedito di questoThe Second Brightest Star, la strumentale Terra Australis Incognita.

BBT (band) 2L'epilogo è consegnato alla rivisitazione di tre sequenze già presenti su “Grimspound” e “Folklore” e ribattezzate per l'occasione Brooklands Sequence, London Plane Sequences e The Gentlemen's Reprise. La vena creativa degli zelanti Big Big Train sembra al momento possedere inesauribili risorse. In poco più di dodici mesi, una trilogia di convincenti proposte artistiche ha di fatto elevato l'elegante combo britannico al ruolo di realtà di prim'ordine del panorama folk-rock/neo prog internazionale. Difficile, pertanto, aggiungere ulteriori e scontati elogi di turno; chapeau scintillanti BBT.    

 

Voto: 7,5/10
Alessandro Freschi

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