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30 Gennaio 2021

Steven Wilson The Future Bites

2021 - Caroline International
[Uscita: 29/01/2021]

Once upon a time...Così potrebbe cominciare la recensione dell’ultimo album di Steven Wilson,The Future Bites”, la cui uscita si adempie solo ora a causa della ben nota pandemia. Il grande artista capace di fondare un gruppo che è divenuto totemico nell’ambito della musica psichedelica e progressiva dell’ultimo trentennio, i Porcupine Tree, nonché di aver licenziato notevoli lavori solistici, colmi di soluzioni espressive e stilistiche di eccelso livello, scivola sulla buccia di banana di ritmi da easy pop e soluzioni al sette per cento di saccarosio per endovena. La prima parte dell’album è da incubo, nonostante compagni di avventura sonora di superbo livello quali Richard Barbieri, Adam Holzman, Nick Beggs, Michael Spearman, ne siano testimonianza il brano di apertura, Unself, e ancor più il successivo Self, un insipido techno-pop corredato di coretti improponibili. King Ghost si muove entro le stesse coordinate, una voce poco ispirata inserita in un contesto di canzonetta banale, con qualche spruzzo di elettronica appena accennata. Così come 12 Things I Forgot, dalla debolissima struttura armonica, ed Eminent Sleaze, techno-pop insulso e inascoltabile. A onor del vero, il disco migliora nell’ultima parte, a partire da Man Of The People, dove Steven recupera in parte un po’ dell'ispirazione dei suoi migliori lavori da solista, per una gradevole traccia di pop sofisticato, e, soprattutto, negli ultimi tre frammenti, sebbene con tutti i distinguo del caso: Personal Shopper, di oltre nove minuti, pur tra gli immancabili e deprecabili coretti sullo sfondo, nel suo impianto electro-prog, riesce nient’affatto sgradevole, così come la struttura rock con potenti riff di chitarra, che presto trascolorano in un ordinario ma onesto pop, di Follower, mentre, a chiudere, la soffusa ballata di raffinata concezione di Count Of Unease restituisce un barlume di bellezza a un album veramente deludente. Troppo poco, Mr. Wilson. A tempi migliori.

Voto: 5/10
Rocco Sapuppo

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