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12 Luglio 2012 , ,

The Flaming Lips THE FLAMING LIPS AND THE HEADY FWENDS

2012 - Warner Bros/ Bella Union
[Uscita: 26/06/2012]

The Flaming Lips and Heady Fwends# Consigliatissimo da DISTORSIONI

 

La psichedelia è l’amalgama alchemico che contiene e sublima l’istrionicità creativa di Wayne Coyne, leader carismatico e multi sfaccettato dei Flaming Lips. Lui e la sua band hanno rappresentato tra i più fulgidi esempi di originalità sempre capace di stupire, sempre capace di rinnovarsi così come di rileggere le sfumature. Alla parte perfezionista della sperimentazione sono riusciti a frapporre screziature di esilarante, fumettistica follia, proponendo di volta in volta pastiche finemente sospese sopra la linea del tempo e dello spazio in una dimensione onirico voyeuristica. Semmai ci fosse venuto spontaneo domandarci -con una certa dose di malcelato, caustico sarcasmo- cosa mai avrebbe tirato fuori il bizzarro e geniale cappellaio Wayne dopo la suite jam di ben sei ore di I found a star in the Ground dell’ultimo “Strobo Trip”. Dopo l’esperimento di parodistico ed esilarante pop orchestrale  di “The soft Bulletin” con i suoi incontenibili, caleidoscopici, irriverenti collage. Dopo le boom boxes e “Zaireeka”, che per essere ascoltato necessitava di quattro lettori CD da far suonare in contemporanea, certo non si poteva tracciare parabola più decisa e perentoria al loro leitmotiv di perfezione!

 

The Flaming Lips and Heady Fwends butta in un ideale bollitore di mago merlino un’eterogenea quantità di guest star e bozzetti ideologici da far impallidire scienziati pazzi e potenzialità del bosone di Higgs. Da questo perverso meccanismo di triturazione e decomposizione esce ancora una volta l’ennesimo capolavoro di compattezza e ineccepibile unità concettuale. Un album di collaborazioni eccellenti presentato in esclusiva e edizione limitatissima per il Record Store Day del 21 aprile scorso su vinile colorato (nessuna copia uguale all’altra nella simbiosi dei colori). Dal 26 giugno è invece ufficialmente distribuito in CD. Va poi precisato che quattro tracce delle tredici erano già state presentate nella serie di EP più o meno limitati distribuiti nel 2011. Vi trovano posto chicche come l’oscuro talking blues You, Man? Human??? rigurgitato da un invasato Nick Cave, con un basso fuzz cupo e opprimente lacerato da scintillii di arpe che tentano di dilatare le tenebre del caos, al sorprendente richiamo elettro kraut di “Embryonic” nel pezzo cantato da un’inedita Kesha: You Must Be Upgraded.

 

I Tame Impala che sfoderano l’anomala e stupefacente commistione - a tratti piacevole e a tratti stridente - tra T-Rex funkeggianti e tracotanti Butthole Surfers immersi in un inferno di abrasioni elettriche solo a tratti smorzate da riverberi di chitarra acustica, ne esce un Children of the Moon che ricorda solo nel falsetto la celeberrima tirannosaurica Children of the Revolution. La parte noise sperimentale è evidenziata senza sorprese dal pezzo, per la verità un po’ troppo anestetizzato, coi i Lightning Bolt che è perfettamente fedele al titolo: I'm Working at NASA on Acid. Un incantesimo spaziale tra rottami industriali Supermoon Made Me Want To Pee con Prefuse 73. Immensa e carismatica anche Yoko Ono in Do it! Ma il pezzo più bello e più calzante con la contagiosa e irriverente follia un po’ sghemba FL è senz’altro Is David Bowie Dying? con la partecipazione dei Neon Indian. Notevole anche l’immersione sensoriale e ambient suscitata dalla voce di Erykah Badu The first time ever I saw your face e il racconto disperato di Chris Martin in I Don't Want You to Die, ispirato al racconto del trattamento subito nelle mani della polizia dalla  band (Ghostland Observatory) di Aaron Behrens, che nella versione digitale canterà Tasered and Maced sostituendo di fatto il pezzo del leader dei Coldplay. Impossibile non riporre aspettative quantomeno scenografiche sul prossimo 'altro giro altra corsa' che ci aspetterà. Io sono pronta.

 

Romina Baldoni

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