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23 Giugno 2012 ,

Smashing Pumpkins OCEANIA

2012 - Marthas
[Uscita: 19/06/2012]

Stati Uniti    #consigliatodadistorsioni 

 

smashing pumpkins oceaniaIniziamo con un po’ di storia recente: gli ultimi cinque anni devono essere stati piuttosto dolorosi per i fans degli Smashing Pumpkins e di Billy Corgan, che nel 2008, un anno dopo l’uscita di Zeitgeist, annuncia che la band non avrebbe più inciso album ma solo singoli. Subito dopo, nel 2009 si registra la dipartita dell’ultimo membro originario degli Smashing Pumpkins, il batterista Jimmy Chamberlin: la formazione si assesta quindi con il chitarrista Jeff Schroeder, la bassista Nicole Fiorentino, ed il batterista Mike Byrne.  Corgan tiene fede a quanto promesso e  fa uscire nei due anni successivi in free download singoli brani che poi raccoglie in EP fisici, “Songs for a Tailor” e “The Solstice Bare”: tutti gli episodi sono tratti da un concept ambizioso a lunga gittata di Corgan, “Teargarden by Kaleidyscope” consistente in 44 brani, cui attinge anche  il nuovo lavoro “Oceania”, con cui l’artista abdica (almeno per il momento) alla sua ossessione per i singles. Personalmente ho sempre considerato Corgan una delle personalità artistiche rock preminenti  e più originali delle ultime decadi, anche se soggetto a fasi un po’ discontinue: è gratificante allora vederlo tornare in questi tredici brani ad un’ispirazione felice e feconda.

 

Certo “Oceania” non raggiunge le vette sublimi di capolavori come “Mellon Collie & the Infinite Sadness” (1995) e “Siamese Dream” (1993) ma si fa amare sin dal primo ascolto per l’alta qualità media, in alcuni casi notevole, delle composizioni di Corgan.  Ascoltando Oceania abbiamo avuto la sensazione di avere a che fare con un autore/musicista pacificato con se stesso, che sa ormai tenere a bada i propri demoni (nel caso di Corgan sono stati molto invadenti), perché gran parte dell’opera  tiene distanti i toni esasperati e cupi caratteristici della discografia precedente, optando per una diffusa positività di atmosfere, se non serenità in qualche episodio (One Diamond, One Heart, Pinwheels, My Love is Winter). Non tragga in inganno quindi Quasar, mazzata heavy iniziale: dopo è un nuotare tranquilli in limpide acque sorgive, con effluvi tastieristici predominanti - addirittura di sapore progressive a volte - a tener bene imbrigliate chitarre che solo raramente si fanno insolenti (Panopticon);  dimenticate, se già non l’avete capito, la meravigliosa tensione trattenuta e poi esplosiva di una Bullet With Butterfly Wings, in cambio avete una produzione ineccepibile ed un’esuberanza esplorativa (Oceania) in territori sonori vergini  non comune. Questo disco ci restituisce un Billy Corgan mai così lirico ed equilibrato: se invece preferite l’artista  ‘maledetto’ e tortuoso non abita qui. 

 

Pasquale Boffoli
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