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1 Settembre 2020

Depeche Mode LiVE SPiRiTS Soundtrack / SPiRiTS In The Forest (2 CD + DVD)

2020 - Columbia Records / Sony Music
[Uscita: 26/06/2020]

Dopo ormai quarant'anni di onorata carriera, fatte alcune eccezioni è difficile per qualsiasi artista riuscire a mantenere alta l'asticella della propria proposta musicale. Fra i pochi eletti appartenenti a questa categoria spiccano certamente i Depeche Mode i quali, dopo averci positivamente sorpreso nel 2017 con un lavoro ispirato ed impegnato come “Spirit”, hanno scelto di proseguire l'ormai classica formula “studio/tour/live album” con un esperimento mai osato prima. Inizialmente atteso per inizio 2020 e rimandato per gli ovvi problemi logistici legati all'emergenza Covid-19, il mini cofanetto “SPiRiTS In The Forest” giunge nei negozi solo a giugno per la gioia dei “Devotes” di tutto il mondo. A colpire nel segno è l'insolito package di questa pubblicazione: i Depeche Mode hanno scelto di immortalare la conclusione in grande stile dell'ultimo “Global Spirit Tour” offrendo una visione al proprio pubblico un resoconto a 360° come ancora non si era visto. Infatti, questo mini-cofanetto pubblicato ad un prezzo assai economico include un doppio CD ed un DVD, intitolati “LiVE SPiRiTS Soundtrack”, che immortalano il meglio delle date conclusive del tour riprese nel 2018 ancora una volta a Berlino, ma soprattutto il film “Spirits In The Forest”, diretto naturalmente dal fido Anton Corbijn. È proprio questo film a rappresentare il tratto peculiare in più di quello che, in ogni caso, sarebbe stato un altro, ottimo documento degli show dal vivo della band di Basildon. Con questo, non è certo nostra intenzione sminuire la performance dei DM, al contrario: la sezione puramente “live” del cofanetto ci restituisce una band in grado di dare uno show consistente, con un affiatamento ed un entusiasmo al di sopra dei consueti, elevatissimi standard. Di Dave Gahan cosa dire, se non che sembra vivere l'ennesima giovinezza, stimolato forse dalla recente esperienza globale con i Soulsavers: da grande frontman qual è, Dave domina la scena senza fermarsi un attimo, scatenando l'entusiasmo del pubblico berlinese con urla e mosse, dirigendo nel contempo i compagni, con i quali duetta mostrando un affiatamento ed una simpatia a tratti commovente.

Un frontman semplicemente unico, sempre perfettamente calato nella dimensione del palcoscenico nonché possessore del dono dell'ubiquità sul palco. Martin, al solito, unisce a modo suo talento e timidezza, riservandosi alcuni dei momenti più toccanti del concerto (The Things Yous Said, Insight e I Want You Now) per suscitare nel pubblico simpatia, commozione e tenerezza. Fletch, sornione come sempre, rimane dietro le quinte, assistendo particolarmente divertito ed a sua volta entusiasta ad una performance perfetta, con cui i Depeche Mode riassumono quattro decenni di carriera dando ai propri fan una scaletta perfetta; c'è solo una cosa che viene da rimproverar loro, ovvero il fatto di non aver puntato abbastanza sui brani di “Spirit”: solo quattro brani provengono dall'ultimo album in studio – ottima l'intro “Going Backwards” e l'anthemica “Where's The Revolution” - per un tour che in generale avrebbe potuto essere qualcosa di più di una corposa anche se certamente soddisfacente raccolta di hit dal 1981 ad oggi. “LiVE SPiRiTS Soundtrack” è inoltre un'esperienza visiva impressionante, con le splendide coreografie ed i nuovi videoclip realizzati ad hoc per il tour, oltre ad alcune versioni davvero particolari di grandi successi della band (A Pain I'm Used To, Everything Counts e la già citata Insight), ma il valore aggiunto stavolta è proprio il film che dà il titolo al cofanetto. I Depeche Mode alla fine del 2019 hanno proiettato nei cinema il film-documentario “Spirits In The Forest”, un'opera che, grazie alla regia di Anton Corbijn, racconta al mondo la loro musica attraverso lo sguardo di sei fan molto particolari, provenienti da diversi angoli del globo. Corbijn svolge un lavoro fenomenale di montaggio, nel quale alterna con delicatezza e maestria i racconti di questi insoliti protagonisti e le immagini del gran finale del tour tenutosi a Berlino, al quale essi stessi hanno partecipato. Il risultato di questo lavoro è esteticamente sublime – grazie anche a riprese in luoghi esotici come la Mongolia – ma la bellezza visiva serve anzitutto a rendere l'opera molto toccante. Sono storie di outsider assai particolari quelle dei protagonisti, alcuni dei quali con storie assai difficili o provenienti da contesti storicamente e geograficamente assai particolari, ci narrano come la musica dei DM sia stata importante per le proprie vite e li abbia in alcuni casi salvati. Corbijn di fatto realizza per ciascuno di essi un elegante videoclip nel suo stile unico: il regista si cala nelle vite dei protagonisti mettendoli pienamente a proprio agio e consentendo loro di raccontare la propria vita, l'interpretazione che hanno saputo dare alle profonde tematiche trattate dai testi di Martin Gore e l'importanza che queste canzoni hanno avuto nella loro crescita personale e nei momenti difficili delle proprie esistenze. Il continuum fra vita e musica è totale, e un altro momento toccante consiste nel mostrarci il rapporto di ognuno di essi con gli altri “Devotes”, la grande famiglia di fan che da anni segue nei vari tour le imprese musicali dei DM. Non aggiungiamo altro, invitandovi caldamente alla visione di un'opera tanto particolare. “Spirits In The Forest” è un'opera che colpisce per la sempre splendida fotografia di Corbijn e per il modo originale ed innovativo con cui racconta le storie dei fan e la musica della band, unendo magistralmente musica, estetica e vita reale: Dave, Martin e Fletch che qui si limitano a suonare fra un racconto e l'altro sembrano giocare un ruolo di secondo piano rispetto a queste storie, ma in realtà sono protagonisti a tutti gli effetti perché è la loro grande musica il collante che unisce queste sei toccanti storie di vita. “Spirits InTthe Forest” ci racconta l'impresa più bella del gruppo, ovvero l'aver saputo toccare nel profondo tante individualità particolari ed uniche sparse per ogni angolo del mondo, riuscendo a farle diventare un'unica, meravigliosa famiglia. A rendere davvero speciale ed unica questa release è la sua particolarissima multi-dimensionalità, attraverso la quale un semplice ascoltatore può esperire molteplici sguardi e ascolti, osservando la performance al di là e al di qua del palco, immedesimandosi tanto con i Depeche Mode quanto con quei fan con i quali alcuni magari hanno avuto la fortuna di condividere qualche data di questo spettacolare tour. Giocando con due vecchi titoli dei DM, possiamo ben dire che il cofanetto di “Spirits In The Forest” celebra l'universalità della loro grande musica che da anni, con un entusiasmo raro nelle band di questa caratura, continua ad accompagnare in un percorso di crescita tante generazioni. Dopo “101”, “Devotional” e “Live In Paris”, con “LiVE SPiRiTS Soundtrack” i Depeche Mode celebrano al meglio la loro esperienza dal vivo anche negli anni 2010, con un esperienza di racconto della propria musica dal vivo ancor oggi unica e innovativa.

Voto: 8/10
Fabio Rezzola

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