Migliora leggibilitàStampa
3 Maggio 2018 , ,

Okkervil River IN THE RAINBOW RAIN

2018 - ATO Records
[Uscita: 27/04/2018]

Stati Uniti

 

Già come nel precedente “Away” risalente a due anni fa, gli Okkervil River si rivelano sempre più creatura di Will Sheff, disposta ad assecondare una nuova avventura partorita dal musicista texano. Della matrice alternative country degli esordi in questo "In The Rainbow Rain" non resta che un’impronta sbiadita seppur piacevolissima (Don’t Move Back To LA, quasi The Band interpretata da Robert Smith dei Cure) e il mare impetuoso del folk si muta in un torrentello che scorre argentino tra ballate intimistiche (Shelter Song, Family Song) e cantautorali. Però il songwriting di Sheff è di gran caratura e le dieci canzoni prevalentemente ballads mid-tempo hanno smalto e personalità da vendere.

 

In Love Somebody appaiono echi dei Prefab Sprout di “Steve McQuinn”, Famous Tracheotomies sembra uscire dal songbook di Anthony and the Johnson. Si discostano dal mid-tempo la più movimentata The Dream And The Lightokkervil-river, molto vagamente springsteeniana con bel sax lacerante, External Actor che propone un recitar-cantando con annesso scioglilingua e soprattutto l’enfatica Pulled Up The Ribbon che pare estratta dalla colonna sonora di un vecchio film western. La soft ballad Shelter Song con la sua bella coda chitarristica finale si aggiudica il titolo di brano migliore. Superata la tiepidezza dei primi due o tre ascolti alla fine si “entra dentro” questa decina di soft songs e se ne capisce il valore cantautorale che forse deluderà i fan della prima ora, ma merita comunque una sufficienza piena. 

 

Voto: 7/10
Maurizio Pupi Bracali

Audio

Video

Inizio pagina