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23 Marzo 2020 ,

Morrissey I Am Not A Dog On A Chain

2020 - BMG Records
[Uscita: 20/03/2020]

Morrissey è diventato come una di quelle vecchie signore (ma anche uomini, badate bene) che si truccano in modo eccessivo e si vestono in maniera pacchiana e che pur essendo circondate da parenti e amici nessuno osa dire loro che con un atteggiamento più sobrio ci guadagnerebbero. La recensione potrebbe terminare qui perché tutti ne comprenderebbero l’antifona, ma per il dovere e soprattutto il piacere della comunicazione proseguiamo col sottolineare che, come appunto detto, le undici canzoni, di base, non sarebbero nemmeno tanto brutte, anzi, ma sono appesantite da eccessivi orpelli musicali e strumentali (abbiamo contato una trentina di strumenti di ogni tipo e genere) che ridondano e soffocano la struttura dei brani oltre misura. La bella voce soul di Thelma Houston ospite in Bobby, Don’t You Think They Know non basta per definire un brano senza una precisa identità e se invece What Kind Of People Live In These Houses è un autentico gioiellino, momento più alto dell’album, (tra le mani di Johnny Marr sarebbe diventato un purissimo diamante), le trombe canzonettare (e il corno inglese) di Darling, I Ugh A Pillow sono assolutamente insopportabili, così come la voce di soprano (tale Sally Chae) in The Truth About Ruth. Ancora Once I Saw The River Clean ha un arrangiamento ritmicamente elettronico che poco si confà al cantante di Manchester e l’iniziale Jim Jim Falls parte addirittura come un brano dei Prodigy (o Chemical Brothers, fate voi…). Si comprende il desiderio di cambiare e di non fossilizzarsi su precedenti posizioni ma il passo risulta fallace e non riuscito. La freschezza  e l’autenticità degli Smiths sono lontane anni luce e forse è giusto così, ma le si rimpiangono poiché, come già detto, con un abito più sobrio, più aderente e con meno trucchi sonori i brani (produzione di Joe Chiccarelli) non sarebbero stati così penalizzati. Sufficienza stiracchiata per il valore intrinseco delle canzoni, per la bella prova vocale di Moz che conclama una maturità raggiunta e per quella What Kind Of People Live In These Houses che ripetiamo, davvero deliziosa. Dopo essere diventato discutibile socialmente e politicamente, Morrissey oggi lo è anche musicalmente. La brutta copertina col suo faccione in primo piano, ripreso dal basso e di sghimbescio non aiuta affatto.

Voto: 6/10
Maurizio Pupi Bracali

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