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2 Luglio 2014

Eno - Hyde HIGH LIFE

2014 - Warp Records
[Uscita: 01/07/2014]

ENO-HYDE cover                                                   # Consigliato da Distorsioni

Ciò che in qualunque artista accenna a profilarsi come pensiero allo stadio embrionale, suscettibile di sviluppo ulteriore e in cerca di compiutezza di senso, in Brian Eno diviene immediatamente musica, progetto eo ipso facto realizzato. Non sono trascorse, infatti, che poche settimane, appena, dall’uscita dell’intrigante “Someday World”, in sodalizio col valoroso Karl Hyde, chitarrista e mentore degli Underworld, che vede la luce, a cura dei due autorevoli Dioscuri, un nuovo album (frutto della rielaborazione di materiale esuberante e tracimante dalle tracce del precedente lavoro), sempre per la benemerita Warp, “High Life”. Se il precedente albo poteva dirsi trapunto, di quando in quando, anche di suoni vagamente glam e post-punk, oltre al notevole dispiegamento di atmosfere tecno-pop, quest’ultimo riecheggia riferimenti all’afro-beat di un Fela Kuti o di un King Sunny Ade, o, talora, colti riferimenti al canone del più tellurico Steve Reich. Frustate di beat elettronico, innervate su strutture sonore di mero abisso industriale, pur mantenendo inviolato il telaio complessivo di pop raffinato e di taglio avanguardistico (Return; DBF; Time To Taste It.), con svariate, quanto opportune, punteggiature vocali. Né mancano, per vero, rimandi al Brian Eno produttore di suoni più terreni - Coldplay, James - dove la classe dell’alchimista di Woodbridge s’impone con somma autorevolezza anche in ambiti di più facile fruizione musicale (Lilac). La chitarra di Karl, sovente “trattata” da Eno, genera onde di pura alienazione sonica, disegnando ghirigori elettrici ad uso di ardimentosi e transumanti corrieri astrali (Moulded Life). La traccia finale, Cells & Bells, riattinge a uno splendore primigenio, con pennellate di morbide cromie crepuscolari tuffate nelle acque lustrali del suono ridivenuto limpido, con echi di voci lontananti e come sfumanti, in grumi di esile nitore, entro vallate cosmiche. Rimarchevole. 

Voto: 7/10
Rocco Sapuppo
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