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2 Ottobre 2013 ,

Pixies EP-1

2013 - Autoproduzione
[Uscita: 02/09/2013]

pixiesLo scorso giugno la storica band di Boston ci aveva lasciato pregustare il loro ritorno con il singolo Bagboy. Poco prima era stata annunciata la fuoriuscita dalla band di Kim Deal, seconda colonna portante, dopo il carismatico Black Francis. Dopo pochi mesi viene annunciato il primo di una serie di EP. Entro il 2014 ne verrà pubblicato un secondo e per il 2014 ne sono programmati altri tre (diffusa ma incomprensibile strategia commerciale). I Pixies, è ormai storia, si sono sciolti nel 1991 dopo 4 capolavori (non contando ep, live e raccolte), pietre miliari della storia dell’indie rock, che hanno ridefinito i canoni estetici del rock contemporaneo. I loro lavori rappresentano, nella loro completezza, pure opere d’arte grazie ad una disarmante originalità con peculiarità uniche. Il loro ritorno a piene mani dopo più di vent'anni (a parte qualche singolo e una prima reunion nel 2004), vista l'importanza avuta, naturalmente si carica di aspettative.

 

Prima di questa recensione, molta critica (quasi unanime) ha deliberatamente condannato i nuovi Pixies dichiarandoli totalmente estranei al loro glorioso passato. Non crediamo che il buon Black e compagni avessero tanto a cuore il “non deludere i fans”. La loro seppur breve produzione, per quanto predisposta a originalissime connotazioni pop, non è mai nata con l'intento di compiacere un suo pubblico ideale. La strafottenza di stampo adolescenziale è parte della personalità di Black, che con il suo secondo album solista si proclamò “Teenager Of The Year”. La pacatezza di questo EP è sconcertante,pixies anche se per nulla sorprendente, ma esprime una  certa autenticità. Non si tratta di una “cover band dei Pixies” come qualcuno ha scritto ma piuttosto un distillato della loro natura prettamente melodica e pop-rock. L'assenza di Kim Deal si avverte e il fatto che il disco possa considerarsi alla Weezer, non necessariamente è una condanna. Certo, siamo lontani anni luce dalla sprizzante originalità dei loro esordi (“Surfer Rosa” e “Doolittle” hanno fatto scuola) ma le quattro tracce incriminate senza riserva da quasi tutta la critica musicale del pianeta, troviamo siano piuttosto un lato “inedito” dei Pixies (piaccia o meno).

 

Dalla marcetta di apertura Andro Queen, deliziosa space-pop song si passa a una più vigorosa Another Toe In The Ocean che rimanda al melodioso indie rock dei Sebadoh del buon Lou Barlow.  Indie City, da godersi in abbinamento con l'ottimo videoclip diretto da Lamar+Nik (che aveva già diretto per loro lo splendido video di Bagboy) è un brano alla Teenage Fanclub di pregevole fattura. What Goes Boom, che chiude il disco, è il brano che più li David Lovering, Black Francis, Joey Santiago ,Pixiesidentifica e che probabilmente non deluderà i loro aficionados pur non essendo la traccia migliore. L'influenza lynchiana spesso presente nelle composizioni dei Pixies è qui più presente che mai, e come il percorso artistico del cineasta (ora anche musicista), non sempre il “prodotto” è all'altezza delle aspettative. “EP-1” non delude quindi le attese di chi sceglie a priori di seguire il percorso artistico della band, non aspettarsi nulla è la premessa ideale. Paragonare i Pixies di ieri con quelli di oggi è uno sbaglio. Attendiamo con ansia i prossimi lavori e, per ora, promuoviamo il loro rientro nei nostri padiglioni auricolari.

 

Voto: 7/10
Anthony Ettorre

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