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24 Aprile 2018 , ,

Motta VIVERE O MORIRE

2018 - Sugar Music
[Uscita: 06/04/2018]

#consigliatodadistorsioni     

 

motta-vivere-o-morireDopo l’exploit de “La Fine Dei Vent’anni”, ottimo esordio che nel 2016 rivelava il talento di Francesco Motta, ex collaboratore di Nada, Il Pan Del Diavolo e Giovanni Truppi, nonché ex membro dei Criminal Jokers, e che gli valse riconoscimenti unanimi di critica e pubblico (una fortunatissima tournée, quella che ne seguì), fino al coronamento della Targa Tenco quale miglior debutto e il nuovo contratto con un’etichetta del calibro della Sugar. Un album che avevamo ascoltato moltissimo, ottimamente prodotto da Sinigallia, in questo caso presente solo in qualità di co-autore del testo di La Prima Volta.  “Una sera, mentre le canzoni prendevano forma, Riccardo ed io siamo andati a cena assieme e lui mi ha detto: ‘Sai che c’è? C’è che il disco stavolta non te lo produco’. Ci rimasi secco, ma aveva ragione lui: avrei pubblicato solo un proseguimento del primo” ha raccontato Motta durante la presentazione di "Vivere O Morire" alla Feltrinelli di Torino, davanti a una sala gremita da un pubblico eterogeneo per sesso ed età. Il nuovo disco risulta essere un racconto catartico che parte dalle cicatrici ancora fresche di un rapporto affettivo burrascoso terminato infelicemente, per approdare alla serenità di un nuovo amore e nelle relazioni parentali.

motta1Sotto l’accorta supervisione tecnica di Taketo Gohara (co-produttore assieme allo stesso Motta) e la possibilità d’incidere in studi importanti (Brooklin Recordings, N.Y., Noise Factory di Milano, i romani Flamingo Studio e Forum Music Village) e di avvalersi di musicisti del calibro di Mauro Refosco alle percussioni e di un paio di interventi chitarristici di Andrea Appino e Roberto Angelini, Francesco suona la gran parte delle basi musicali, divertendosi in qualche caso ad esplorare le possibilità offerte da strumenti “etnici” scoperti da poco e mantenendo l’originalità anche all’interno di un ambito più cantautorale rispetto al capitolo precedente: il ragazzo è maturato e si sente.

Ed È Quasi Come Essere Felice apre l’album con un suono proveniente da lontano, quasi onirico, che a poco a poco si trasforma in un mantra che ripete quasi ossessivamente il titolo, proprio come se il protagonista emergesse da un incubo. Da qui in poi il disco mottaprosegue con il racconto di riflessioni e stati d’animo conseguenti alla chiusura della relazione (l’amara Quello Che Siamo Diventati, Vivere O Morire, melodia azzeccatissima, seguita dal ritornello vincente de La Nostra Ultima Canzone, l’atmosfera perfettamente orchestrata di Chissà Dove Sarai), fino alla rinascita personale e sentimentale (il mid tempo rock di Per Amore E Basta, arricchita dai fiati) che conduce a un’accettazione “universale” dei rapporti, compresi quelli con la famiglia d’origine, come abbiamo accennato (E Poi Ci Pensi Un Po’, immersa in un’atmosfera cubana, e Mi Parli Di Te). Disco maturo, artista completo: merita un successo duraturo. 

 

Voto: 8/10
Massimo Perolini

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