Migliora leggibilitàStampa
7 Novembre 2015 , , ,

Ivan Iusco TRANSIENTS

2015 - Minus Habens Records
[Uscita: 15/10/2015]

#consigliatodadistorsioni     

 

IvanIusco_TransientsA oltre tre anni dal precedente “Water” esce il nuovo album del compositore barese Ivan Iusco: “Transients” è un lavoro che, partendo dagli episodi più orchestrali del precedente disco e delle colonne sonore finora pubblicate, si presenta come una collezione di brevi affreschi sonori ove l’aspetto filmico della musica del compositore, in cui orchestre vere incontrano elementi elettronici, ci giunge al top della sua potenza espressiva.

Un senso di urgenza, di drammaticità quasi epica si coglie in questa nuova opera, lontana ormai dal suadente pop del precedente album o da tentazioni IDM dei suoi due dischi a nome IT o delle sue prime colonne sonore. In questo nuovo lavoro Iusco torna alle atmosfere orchestrali dei Nightmare Lodge, il duo che negli anni ’90 lo lanciò nel firmamento dell’industrial sinfonico e nel mondo delle colonne sonore (con il film sci-fi del 1998 “Syrena” di Mariano Equizzi), senza mai suonare nostalgico, anzi regalandoci il suo lavoro artisticamente più maturo.

 

Resurrection, ouverture dell’album e forse il miglior brano mai composto da Iusco, riesce a coniugare il mood drammatico degli archi e delle percussioni orchestrali alle aperture di pianoforte, il tutto sorretto da bassi sintetici. Mobilis In Mobili è una traccia orchestrale sorretta da una inusuale cassa in 4/4 che non stride affatto con l’arrangiamento classicheggiante. The Arrival è perfetta per musicare scene di guerre medievali, epica al iuscopunto giusto, ma mai ridondante: archi, corni, percussioni, vibrafoni e fiati si mescolano freneticamente in una piece ben orchestrata. Falling alterna momenti drammatici a progressioni alla Philip Glass. In Unformed gli archi si perdono nel magma elettronico post-Aphex Twin caratteristico dell’ultimo IT (quello di “Displaced”) per poi riemergere nel finale, mentre in Pseudomatter sono le componenti industrial sinfoniche a far da padrone.

White Daemon, influenzata dalle musiche di Carpenter, potrebbe musicare una scena d’azione di un film fantascientifico. In Circuitless, cantata da Tying Tiffany (ormai artista italiana di rilievo nel panorama internazionale), Iusco veste ancora una volta i panni sonori di IT. Negli ultimi due brani si torna su atmosfere più soundtrack, orchestrali e meno elettroniche: di queste la conclusiva Unconquered è una delle punte più alte dell’intera discografia del compositore.

 

Da citare l’importantissimo contributo di Leo Gadaleta che ha suonato dal vivo tutti gli archi presenti nel disco, riuscendo a “dar vita” alle partiture di Iusco. L’album (in formato fisico) esce in CD in un lussuoso digipak che riproduce in copertina uno dei dipinti più rappresentativi dei Miaz Brothers, artisti di fama internazionale aventi all’attivo esposizioni personali a Los Angeles, Londra, Venezia, Barcellona e Hong Kong. Ancora una volta Ivan Iusco è riuscito a coglierci di sorpresa, ieri con un album pop, oggi con una raccolta di potenziali colonne sonore che potremmo definire “cinema per le orecchie”. Vivamente consigliato.

Voto: 8.5/10
Diego Loporcaro

Audio

Inizio pagina