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9 Maggio 2015 ,

Go!Zilla SINKING IN YOUR SEA

2015 - Black Candy Records
[Uscita: 15/04/2015]

#consigliatodadistorsioni

 

gzllGo!Zilla sono uno di quei gruppi italiani che all’estero fanno invidia e in patria appaiono sempre defilati, una chiosa latente in seno alle uscite che hanno maggior risonanza a livello nazionale. Così come per i Sonic Jesus la natura internazionale dei Go!Zilla li ha portati a dividere i palchi con il gotha della scena garage europea e statunitense, quali Night Beats, Thee Oh Sees, Sonics, Crocodiles e ad aver collaborato spesso con etichette estere (si veda ad esempio, la recente partecipazione al tributo a Jay Reatard della Retard Records di Rennes). Nati come un duo a Firenze nel 2012 composto da Luca Landi e Fabio Ricciolo (rispettivamente chitarra/prima voce e batteria/seconda voce), in questa formazione pubblicano un EP, “Go!Zilla”, un 7’’, “I’m Bleeding” e un primo LP,” Grabbing A Crocodile”.  A gennaio 2014 entra in formazione Mattia Biagiotti nel ruolo di seconda chitarra e ad agosto esce “Magic Weird Jack EP”. L’appuntamento quindi si rinnova con questo  “Sinking in Your Sea”, registrato, mixato e masterizzato all’Outside Inside Studio di Montebelluna (TV)  da Matt Bordin (Mojomatics, Squadra Omega),  con un suono denso di riferimenti alla musica della metà degli anni ’60.

 

go_zilla-02Se da una parte si fanno sentire le influenze della prima psichedelia  (13th Floor Elevator e la grettezza dei Sonics), dall’altra la velocità delle ritmiche è allegramente punk; le chitarre imbevute di fuzz sono a metà strada tra Jimi Hendrix, Black Sabbath e l’ultimo Ty Segall.  L’iniziale Melting è la più felice dichiarazione d’intenti in cui si poteva sperare; la title-track galleggia scura tra onde di fuzz e riff à la Manipulator. Hiding Away si scuote a ritmo di un twist tribale lisergico, I Hate All The Time preme l’acceleratore per territori ’70. La tensione aumenta in I’ve Seen A Riot, fusione tra esigenze punk e taglio garage, e continua sempre alta in Down In Your Thoughts, la cui batteria kraut punk farebbe invidia ai King Gizzard di “I’m In Your Mind Fuzz”, mentre la desertica Rubbish Mind prepara per il gran finale di Xilitla, traccia più lunga e psichedelica. gzll1Il piglio tribale della batteria e i mantra chitarristici sembrano emergere dai vapori di un inferno tropicale, che si trasforma in una tirata hard punk per una degna conclusione dell’album. L’ascolto di Sinking In Your Sea ha davvero a che fare con l’affondare e il naufragio; mano a mano che si sprofonda nell’album si apprezzano sempre di più le qualità che i Go!Zilla hanno. Davvero una grande conferma. 

 

Voto: 7.5/10
Ruben Gavilli

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