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2 Maggio 2016 , ,

Redox 4.0 POSITIVE AGE

2016 - Autoproduzione-Digital Album, 8 tracce, 31 minuti
[Uscita: 11/04/2016]

#consigliatodadistorsioni 

 

redox 4.0 coverIl 2016 segna il ritorno di un’altra valente formazione nata e cresciuta nella Firenze degli anni ’80: i Redox. La band nasce alla fine del 1980 da un’idea del chitarrista Massimo Liverani (unico membro sopravvissuto al mutare delle varie formazioni) e muore nell’estate del 1988. Nei suoi quasi otto anni di attività, Redox si esibisce nei migliori locali della scena fiorentina, tra cui gli storici Tenax e Flog di Firenze, l’ormai mitica Rokkoteca Brighton di Settignano, il Manila di Campi Bisenzio.

Con l’arrivo all’inizio del 1986 del carismatico Riccardo Margarolo (quarto cantante e lyricist della band) Redox vince il famoso Rock Contest fiorentino organizzato da Controradio e incide un EP omonimo di quattro brani che esce alla fine dello stesso anno su Urgent Label (sotto-etichetta della Materiali Sonori dedicata alla stampa dei singoli dei vincitori del Rock Contest). Ad accompagnare il duo negli anni 1986-88 troviamo il tastierista-violinista Pietro Rubellini (già nella band a partire dal 1984), il batterista e co-fondatore Diego Nicolini (che lascia il gruppo all’inizio del 1987) e ben tre bassisti: Lorenzo Lapiccirella (con cui vincono il Rock Contest agli inizi del 1986), Marco Gramigna (con cui incidono l’EP nel corso del 1986) e Mauro Fasolo (con cui promuovono l’EP dal vivo nel 1987-88).  Dopo quasi ventisette anni Liverani e Margarolo tornano nell’aprile 2015 con il singolo Slow Wheel (vecchio brano dei Redox) e la b-side Inside My Storm a nome +Age e, un anno dopo, con gli otto brani di questo nuovo album Positive Age a nome Redox 4.0, in onore alla quarta storica line-up dei Redox. In questo album Liverani e Margarolo vengono affiancati da due dei tre bassisti dei Redox 4.0: Lorenzo Lapiccirella (che suona in Shadows Are Dancing e Dreams Of Sand) e Mauro Fasolo (in N.O.W. e Night).

 

redoxAntidote è uno strumentale con atmosfere romantico-decadenti-elettroniche alla Simple Minds/Ultravox che apre l’album in maniera egregia. Segue N.O.W., una traccia di new wave raffinatissima, alla Japan, notturna ed elegante. Shadows Are Dancing è il brano in cui lo stile dei vecchi Redox è maggiormente riconoscibile, mentre il successivo Rage è il brano musicalmente più distante da quanto fatto finora dalla band: una bella song mid tempo totalmente elettronica e ipnotica, su cui si staglia un’energica performance vocale di Margarolo

Se Night è una ballad dal mood sognante, la successiva I’m Waiting è dark wave allo stato puro, che, seguendo il filone delle band più elettroniche della 4AD (Clan Of Xymox su tutte), contrappone sonorità elettroniche alle chitarre, ora liquide, ora distorte in stile shoegaze. In Dreams Of Sand le belle melodie create dalla voce e dalle chitarre ci trasportano in paesaggi lontani. Tales, ballad sintetica dal sapore malinconico, chiude noiattriegregiamente l’album con il suo finale da colonna sonora struggente.

Positive Age ci mostra una band matura, padrona del mezzo tecnologico, che riesce ad affiancare con maestria suoni che ricordano gli anni ’80 a soluzioni decisamente più moderne (come ad esempio le programmazioni ritmiche). L’esperienza dei musicisti qui coinvolti si sente tutta, dal songwriting alla produzione, dalla registrazione al mastering. E’ un album eterogeneo di cui raccomandiamo vivamente l’ascolto sia ad un pubblico maturo che ad ascoltatori più giovani. Raccomandiamo l’album anche a produttori discografici, perché un lavoro del genere non può e non deve rimanere una release esclusivamente digitale.

Voto: 8/10
Diego Loporcaro

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