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27 Ottobre 2015 , ,

Sinfonico Honolulu IL SORPASSO

2015 - Santeria-Audioglobe
[Uscita: 23/10/2015]

sinfoOtto ukulele, percussioni e basso ed ecco l'originale formazione dei livornesi Sinfonico Honolulu che dopo aver esplorato le potenzialità dello strumento nella reinterpretazione di cover rock internazionali, l'album d'esordio “Absolutely Live”, e la collaborazione con l'ex La Crus Mauro Ermanno Giovanardi per “Maledetto colui che è solo” nel quale reinterpretavano classici della canzone italiana, adesso fanno il grande salto di un album composto principalmente di canzoni originali. L'ukulele fa immediatamente pensare, almeno chi ha una certa età e un cuore cinefilo, alla frizzante scena di “A Qualcuno Piace Caldo” nella quale è la divina Marylin Monroe a esibirsi nel tipico strumento hawaiano. Ebbene non molto lontano è l'uso che ne fanno i Nostri, un approccio spensierato e divertito, con una certa irriverenza tipicamente labronica a condire di pepe il tutto.

 

Sfrontati e dandy, col loro look demodé, vestito e cravatta nera, camicia bianca, e con in mano quel piccolo e buffo strumento dalle quattro corde, i dieci musicisti hanno la sfacciataggine un po' guascona del viveur con un intenso profumo di anni Sessanta. Non è un caso che il titolo faccia espresso riferimento al capolavoro di Dino Risi, e che ascoltandoli vengano in mente nomi come quello di Nicola Arigliano o di Domenico Modugno, qui omaggiato dalla bella cover di Vecchio Frak che ospita alla voce Appino. SinfonicoNelle canzoni originali di questo “Il Sorpasso” rivelano una vena cantautorale che ne arricchisce i testi, così nell'iniziale Un giorno come gli altri, il ritmo scanzonato  non sminuisce un testo che ci parla della orribile trasformazione che le nostre città stanno subendo: «Non mi riconosco in questa strada che una volta era periferia».

Le atmosfere hawaiane di Perfetto ci parlano di inadeguatezza e Apnea dei tormenti dell'innamoramento. Lo si sarà capito, dietro i ritmi ballerini e l'aria scanzonata i testi affrontano, con la dovuta ironia e leggerezza, la difficoltà del vivere. Completano il disco altre due cover: Fra cent'anni di Piero Ciampi e Tutto fa un po' male degli Afterhours con la voce di Mauro Ermanno Giovanardi, rilette però con i ritmi tropical latini.  L'originalità della strumentazione contribuisce a rendere il disco del Sinfonico Honolulu fresco e frizzante. capace di ritagliarsi un ruolo non secondario nel panorama musicale nazionale.

Voto: 7/10
Ignazio Gulotta

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