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16 Novembre 2017 , ,

Lorenzo Feliciati ELEVATOR MAN

2017 - Rare Noise Records-Goodfellas
[Uscita: 27/10/2017]

Lorenzo Feliciati, o dell’eclettismo. Il bassista italiano, ormai considerato tra i più grandi interpreti del suo strumento, non si smentisce, inanellando in questo "Elevator Man", nuovo e terzo album a suo nome (dopo “Frequent Flyer” (2011) e “Koi” del 2015), una serie di ottimi brani dove la tendenza a sviluppare sonorità e generi tra i più disparati viene messa in luce una volta di più con l’eterogeneità che gli riconosciamo. Un ponte tra jazz e rock percorso in dieci tracce composite e multiformi che vedono il compositore e bassista, (qui anche alle tastiere e alla chitarra elettrica in quasi tutti i brani), sviscerare formule e stilemi di vario genere accomunati da un bassismo elettrico e creativo chiaramente influenzato da Jaco Pastorius.

 

Ecco quindi le geometrie angolari e fiatistiche di matrice zappiana di The Brick (e sarà un caso che ci sia proprio l’ex batterista di Zappa, Chad Wackerman a occuparsi dei tamburi?), la lenta, suadente e più tradizionale Black Book, Red Letters dominata dalla morbida tromba di Claudio Corvini, subito smentita dagli sperimentalismi rumoristi che si sposano con le avanguardie fiatistiche tra King Crimson e Carla Bley di 14 Stones, la fusion di S.O.S.. il prog evoluto e cadenzato in maniera ancora crimsoniana realizzato in duo con il DJ Skizo in The Third Door, e poi Three Women che flirta col math rock e Thief Like Me che funkeggia sfociando poi nel magma chitarristico di una nuova Mahavishnu Orchestra (Marco Sfogli alla chitarra solista). E non finisce qui, c’è ancora molto altro da scoprire in questo gran bel disco, così come molti altri sono gli ospiti prestigiosi che affiancano il bassista: dai sodali di altre avventure, come il virtuoso vietnamita Cuong Vu (tromba), al tastierista Roy Powell, (anche autore di The Brick ) dal batterista dei King Crimson, Pat Mastellotto, a Roberto Gualdi della PFM, solo per citarne alcuni.

 

Sarà interessante scoprire se in futuro Feliciati tra i molti suoi magnifici progetti (Naked Truth, Beserk!, Mumpbeak, e il duo Twinscapes col bassista dei Porcupine Tree, Colin Edwin) sfornerà mai un album interamente rock o magari di solo jazz tradizionale. Per adesso godiamocela così e prendiamo l’ascensore salendo fino ai piani alti di un’ottima musica senza limitazioni di genere. 

 

Voto: 7/10
Maurizio Pupi Bracali

Audio

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