Futeisha ALEGRIAS Y DUELOS DE MI ALMA

Juan Scassa, chitarrista de La Piramide di Sangue e collaboratore con lo stesso Gianni Giublena Rosacroce, ritorna con il suo moniker Futeisha e, dopo la valida tape del 2014, “Dannato” (Brigadisco, Old Bicycle Records), sceglie ancora una volta il nastro magnetico per esaltare la suggestione del suo sound esotico e ipnotico. Lo scarno folk desertico viene diluito e filtrato attraverso una serie di effetti e di rumori che lo attraversano e lo deformano.

Lievi sgranature, sottofondi atmosferici, voci o inserti di suoni ambientali che di volta in volta affrescano ambientazioni e paesaggi ipnagogici differenti. L’originalità è la commistione tra la tensione psicologica, che evoca lo stile ermetico e cinematico della psichedelia occulta e i toni morbidi, raffinati, ipnotici da rivisitazione roots malinconica e decadente. Quindi tutto si colloca e si posa tra le pieghe di una realtà immaginifica e patinata che dilegua in una coltre di torpore dove le visioni si alternano tra giochi di ombre e accecanti bagliori di luce. 

Menestrelli che levano le loro note ai tramonti infuocati del deserto (Nel Roseto), danze sciamaniche tra falò che rischiarano profondità di notti senza stelle (Notturno). Il viaggio onirico illanguidisce in intercalare minimali e introspettivi (No Me Dejes Mi Amor, Malegria De Fantasia) e si infiamma di vibranti slanci emotivi, amplificazioni e distorsioni che sembrano poi impattare con desolazioni noir (Enfer Amusical, Una Fin).

Me Aveleno è una ballata, un calipso marziale di chitarra twang e percussioni e Viaje En la Neblina è una riflessione filosofica esistenziale, un monologo interiore di mistica e struggente bellezza. Ad amplificare l’ambivalenza  tra la visione drammatica e l’elegia epica e surreale da iconografia latinoamericana, la bella copertina di Libellulart, curata da Daniela La Placa; che ai non giovanissimi senz’altro suggerirà le prime uscite di fumetti della serie Lanciostory e Skorpio.