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28 Giugno 2012

Brian Jonestown Massacre AUFHEBEN

2012 - A Records/Goodfellas
[Uscita: 1/05/2012]

Brian Jonestown Massacre Aufheben# Consigliato da DISTORSIONI

 

Anton Newcombe è oltre. E i BJM, il suo progetto da piu di vent’anni sono qui a dimostrarlo con “Aufheben”. Premesso che per chi segue la band non  si tratta di materiale propriamente inedito in quanto queste tracce erano già reperibili sul canale You Tube di Anton e da lui messe a disposizione sottoforma di clip realizzate con ritagli, spezzoni di vecchie pellicole “blobbati” assieme, come da sempre nello spirito spartano che contraddistingue il gruppo. Questo come del resto l’atteggiamento assolutamente anti-divo di Newcombe che negli anni ha preso e mantenuto le distanze, non solo dal business, dalla madrepatria preferendo l’Europa tra Berlino e il clima glaciale dell’Islanda, ma col tempo anche da se stesso e da quella scena statunitense che lui personalmente ha contribuito a creare. Quelle stesse coordinate da lui indicate e servite di riferimento a nuove generazioni, sono in parte un ricordo e i BJM non hanno mai optato per scorciatoie riproponendosi fino alla noia, ma piuttosto scegliendo strade perdute senza puntare a nessun orizzonte prestabilito, dritti alla musicalità nella sua essenza più spirituale. Questo li ha portati a rivoluzionare anche il metodo di pubblicazione, non più scandito da uscite programmate come dettato dalle esigenze di mercato, ma più un work in progress fruibile liberamente attraverso la rete e di tanto in tanto consolidato su qualche supporto fisico.

 

Questo “Aufheben” contiene materiale registrato nel 2010 proprio a Berlino, compreso Illuminomi uscito già sul 10” di un anno fa. I BJM rimangono a tutt’oggi uno dei gruppi più personali del calderone neo-psych, che qualche mese fa si è celebrato  nell’annuale raduno dell’Austin Psych Festival, a cui anche loro non potevano ovviamente mancare. Mentre per la maggior parte delle nuove proposte i denominatori comuni rimangono gli inossidabili riferimenti di Velvet Underground, 13th Floor Elevators, West Coast e shoegazers anni 80, Newcombe e soci approfittano di un’altra prospettiva, non solo geografica, che li proietta verso oriente ad attingere da un campionario etnico più vasto, come fu nella lezione dei Beatles. Non a caso il lavoro precedente si intitolava “Who killed Sgt.Pepper?”. Rientra nell’organico anche Matt Hollywood, braccio destro dai tempi più leggendari della band, tra i nuovi aggregati spicca anche Will Carruthers già con Spacemen 3 e Spiritualized, mentre le parti vocali femminili sono accreditate alla cantante finlandese Eliza Karmasalo.

 

 “Aufheben” pur non discostandosi molto dal disco precedente segna un’altra tappa nel percorso evolutivo della band, e si lascia apprezzare tanto per il contenuto quanto per l’intenzione. Il massacro di Jonestown è sempre quello eppure non si ripete mai, mantenendo viva la capacità di saper suonare decisamente innovativo e fascinosamente retrò. La novità sta nel propendere verso grooves dub, downtempo o  disco beat ipnotici, ornati di suggestioni esotiche a tratti ambient virando il tutto verso un ipotetico “madchester-raga” alla maniera di “Screamadelica”, una musica che ci invita a ballare e contemporaneamente a viaggiare con la mente. I BJM sono un esempio di come la musica dovrebbe essere, libera e incorruttibile. Musica che come cibo biologico nutre corpo e spirito, e Anton Newcombe il profeta di chi ne sente l’esigenza.

Federico Porta

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