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3 Novembre 2017 , , ,

Ibeyi ASH

2017 - XL Recordings
[Uscita: 29/09/2017]

Francia-Cuba

 

ibeyimage1Secondo album, la solita incognita per chi ha fatto boom col primo! Rischio schivato, dopo il brillante esordio del 2015 le Ibeyi, fiere delle radici afro-cubane, sono maturate e ora dall'alto dei loro ben 22 anni hanno quasi lasciato il personale e le sue insidie. Si può chiedere a due ventenni di affrontare temi filosofici? No. Neppure a due 22enni, ma loro un pò ci provano, in "Ash", bandite tristezze legate ai lutti famigliari, la morte della sorella maggiore Yanira e del padre Miguel "Anga" Diaz, glorioso "conguero" del Buena Vista Social Club. Le gemelle non dimenticano la discendenza da un popolo schiavo, né i natali Cubani, e continuano a chiamarsi Ibeyi, che in Yoruba significa non solo "gemelli" ma indica una sorta di spirito divino condiviso. Affrontano  contenuti universali, quale la capacitá di adattamento a situazioni di crisi e di ricostruzione del proprio iter esistenziale rileggendo in positivo il proprio essere nel mondo, annullando l'impatto negativo di un trauma. Resistere elasticamente, diventare Deathless. Il brano é anche una clip inquietante in cui Lisa e Naomi Diaz  partoriscono se stesse attraverso una sorta di partenogenesi prossima alla gemmazione. Clip e brano astuti, con la collaborazione col compagno di etichetta Kamasi Washington, sassofonista jazz con i  piedi in tante staffe. Anche qui riferimenti personali, è la storia di Lisa-Kaindé, 16enne arrestata in Francia e trattata (Lisa says) in modo rude e volgare a causa di pregiudizi razziali. Il sospetto di spaccio di droga è inconsistente, la ferita resta però aperta: "Non puoi essere pulita, devi essere una spacciatrice per forza, siete tutti cosí voi con quella pelle".  

 

IBEYi image1Ma resistiamo e andiamo avanti, con la stessa formula di Ibeyi: un mix minimalista di tanti generi è tappeto per  intrecci vocali ipnotici, un melting pot sempre più ricco di influenze. Migliorata la capacità compositiva, grazie a due anni vissuti freneticamente, da un concerto ad un festival in giro per il mondo. Pop aggiornato in prima linea (sono state anche "adottate"dall'icona Beyoncé per una clip), new soul, trip hop, downtempo ed electro con venature jazzy che rimandano a Nina Simone, rap spagnolo con l'aiuto di Mala Rodriguez (Me Voy), ma anche le glacialità di Bjork risultano fra le fonti ispirative, le più rischiose per le Ibeyi che fra un vocoder e un gorgheggio di troppo cadono in eccessi stucchevoli e scontati. In No Man Is Big Enough for My Arms  viene ibeyimage2furbescamente campionata Michelle Obama, nei densi 7 minuti di Transmission/Michaelion (feat. Meshell Ndegeocello) stralci di “The Diary of Frida Kahlo” sono letti dalla loro mamma, mentre la traccia iniziale, I Carried This for Years si apre con un suggestivo campionamento di Le Mystére des Voix Bulgares. Ash è sovraccarico nell'apparente leggerezza. Grazie alla produzione di Richard Russell il suono è nitido, con bassi profondi ed avvolgenti.  

 

Voto: 7/10
Paolo Rolando Perino

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