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15 Febbraio 2017 , ,

Dave Edmunds Rock’n’Roll di stirpe gallese

2017

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Gallese di Cardiff (1944), Dave Edmunds è un musicista proteiforme, abile nel suonare vari generi musicali, dal blues al rockabilly sino al country rock e al rock 'n' roll più tipicamente anni '50. Cantante, chitarrista, compositore e produttore, la sua avventura con la musica iniziò, giovanissimo, negli anni '50 con un duo insieme al fratello maggiore Geoff, si chiamavano Edmunds Bros. Duo, nel 1957 si evolsero poi in The Heartbeats, band con aspirazioni più professionali, nel 1961 si chiamarono The Raiders con una connotazione decisamente rockabilly. Questo andazzo andò avanti sino al 1966 con l'alternanza nella band di molti musicisti, sino alla comparsa di Bob “Congo” Jones, batterista e John Williams, bassista (da sinistra nella foto sotto a destra, con Dave Edmunds in alto), entrambi provenienti da Cardiff. Con loro D.E. fece il salto di qualità formando una band con grandi ambizioni, decisamente interessante, The Love Sculpture.

 

 

1966:  THE LOVE SCULPTURE

 

85229893Come per molti in UK nei primi anni '60, l'ispirazione iniziale fu il blues, allora genere musicale di riferimento per una moltitudine di giovani musicisti inglesi. Sottoscritto un contratto con l'etichetta Parlophone, dopo l'immancabile periodo di gavetta live, i nostri si cimentarono con la registrazione del loro primo lp: “Blues Helping (Parlophone 1968); il disco fu un esordio brillantissimo, a base di classici del blues di Chicago, proposti con grande personalità e originalità  e con un feeling veramente debordante, da Wang Dang Doodle a The Stumble, da Summertime di Gershwin a Shake Your Hips di Slim Harpo sino a Blues Helping, unica loro composizione e On The Road Again, hit mondiale dei Canned Heat. D.E. si fece notare con il suo solismo pulito e aggressivo allo stesso momento, la sezione ritmica diede il suo 114751581notevole contributo, il disco fu caratterizzato da un ottimo livello tecnico e nel tempo è stato piuttosto sottovalutato, lo si può ben definire un classico del British Blues tardi anni '60.

Nel gennaio del 1970 il loro secondo lp: “Forms and Feelings(Parlophone 1970) vide un deciso cambiamento di contenuti musicali, il blues fu abbandonato per un rock più tecnico con arrangiamenti di brani classici, influenzati dai lavori di Keith Emerson con The Nice, unico riferimento al recente passato, You Can't Catch Me di Chuck Berry. Oltre a Farandole, brano di Bizet, si fece notare il lungo arrangiamento di Edmunds della Sabre Dance del compositore russo Aram Khachaturian, 11' di trip chitarristico senza fine. Il brano fu già Front Cover001pubblicato nel '68 come singolo in una versione più breve e fu un successo notevole, arrivando al n.5 della 45 gg. UK Charts, fu trasmesso tre volte BBC on air, anche dal dj John Peel nel 1969, e guadagnò ai Love Sculpture una apparizione TV al Beat Club tedesco prodotto da Radio Bremen, oltre a un contratto da 250.000 £ con l'etichetta London Records. Seguirono modifiche alla formazione con l'ingresso del secondo chitarrista Mickey Gee e del batterista Terry Williams, ma dopo il loro unico USA tour, i Love Sculpture si sciolsero e D.E. iniziò una lunga e importante carriera solista.

 

 

SOLISTA, PRODUTTORE, MENTORE DEL "PUB ROCK"

 

220px-Ihearyouknocking45Dopo lo split dei Love Sculpture, Edmunds iniziò a suonare per conto suo, ebbe l'idea nel 1970 di registrare una sua versione di Let's Work Together di Wilbert Harrison, ma fu bruciato sul tempo dai Canned Heat che ne fecero un hit internazionale; decise di puntare su un altra song, I Hear Your Knocking (MAM Records) di Smiley Lewis, scelta azzeccatissima, il 45 gg. fu un successone, n.1 in UK, n.4 in USA e vendette oltre 3 milioni di copie, il maggior successo discografico per l'artista su entrambe le sponde dell'oceano. Con la MAM records di cui era il manager iniziò una fortunata brisnleycarriera come produttore e dopo avere suonato per un breve periodo con la band del cantante David Essex per la colonna sonora del film "Stardust" di David Apted, cominciò a produrre band pub rock, come i Brinsley Schwarz e i Ducks Deluxe, protagonisti di un rock altamente alcoolico e trascinante, passando dal fenomenale country rock creativo dei Brinsley Schwarz al boogie elettrico e polveroso dei Ducks Deluxe. Entrambe le band protagoniste di grande musica, furono marginali al rock business anni '70, ormai lanciatissimo con hard rock, prog band e glam rock, proponendo un rock originale e fuori dagli schemi precostituiti voluti dal mercato discografico e dai media specializzati, creando nei fatti una scena musicale alternativa che di lì a poco avrebbe portato alla rivoluzione punk.

ducksEdmunds stabilì il suo quartier generale a Rockfield, Monmouth, dove costituì i celebri Rockfield Studios, frequentati da molte band negli anni '70 e '80. Produsse anche i Flamin' Groovies, celebre band californiana e nel '72 il primo album dei Foghat, band hard blues composta da alcuni ex Savoy Brown, di grande successo soprattutto negli USA. Passarono da lui anche Shakin Stevens and The Sunset, la band del cantante r 'n' r anche lui originario di Cardiff. Nel '73, Edmunds produsse e suonò (banjo e pedal steel) nel disco dei Brewers Droop, band che vide la partecipazione di una Christmas_at_the_Pattifutura rock star, Mark Knopfler. La sua tecnica di registrazione preferita, ereditata da Phil Spector, fu quella di stratificare fino a 40 tracce di chitarra, registrate separatamente, nel mixer; questo conferì al suo sound caratteristiche uniche. Nel '72 partecipò al concerto natalizio "Christmas at The Patty" da cui fu tratto l'omonimo disco  doppio 10” per la United Artists; Edmunds suonò con i Plum Crazy di Mickey Gee, quel concerto fu una vera super session di band Pub Rock, The Fliyng Aces, Jets, Ducks Deluxe, Man e Help Yourself i protagonisti, cioè il meglio del Welsh Rock anni '70.

 

 

1972: IL PRIMO LP SOLISTA

 

MI0001825605Nel 1972, Edmunds registrò il suo primo album solista: “Rockpile” (Regal Zonophone 1972), il disco vide la presenza di Terry Williams (Dr.), Andy Fayrwheater Low (gtr.), B.J. Cole (Pedal Steel) e John Williams (basso), fu un ottimo album per lo più caratterizzato da cover, Dylan, Berry, Neil Young, Trevor Burton....uno sguardo pieno d'amore per il roots rock made in USA, suonato con rara maestria da un musicista gallese, un bellissimo disco, apripista di una serie di ottimi lp solisti pubblicati negli anni '70, “Subtle as a Flying Mallet” (RCA 1975) con alcuni ex John Dummer Blues Band e i Brinsley Schwarz ad accompagnare Edmunds in un paio di brani live; “Get It” (Swan Song 1977), dove iniziò la proficua collaborazione tra D.E. e Nick Lowe, bassista e vocalist dei Brinsley Schwarz: tra i brani, rockabilly, country rock sino ad arrivare al blues, My daveedmunds8Baby Left Me di Arthur Crudup; “Tracks on Wax 4” (Swan Song 1978), con Billy Bremner chitarrista ritmico e l'immancabile r 'n' r di Chuck Berry, in questo caso It's My Own Business.

Repeat When Necessary“ (Swan Song 1979) chiude gli anni '70 ancora in modo brillante e su elevati livelli qualitativi, tra gli ospiti Huey Lewis all'armonica e il grande Albert Lee alla solista, song che andarono da Elvis Costello a Graham Parker, a loro modo influenzate dal punk, ma sempre nel solco della tradizione. Una serie di ottimi LP, da cui si può attingere a piene mani, sicuri che non rimarranno vuote. Da questi MI0000758019lavori molti singoli fecero classifica, ma uno, Girls Talk di Elvis Costello fu un grosso hit. Inoltre dal 1976 Edmunds mise insieme  una band stabile, i Rockpile, con Love, Bremner e Williams, ma questi per una situazione individuale contrattuale piuttosto complessa non riuscirono mai a dare  il nome della band ai loro dischi, che furono pubblicati come lavori solisti di Dave Edmunds. Stesso destino ebbe l'lp “Labour Of Lust” pubblicato come disco solista di Nick Lowe. Ma come live band fecero furore, da segnalare il lungo tour del 76/77 come opening act per i Bad Company, anche loro con la label Swan Song, l'etichetta dei Led Zeppelin gestita da Peter Grant.

 

 

GLI ANNI ‘80: ROCKPILE, BAND EFFIMERA

 

Con l'inizio degli anni '80 Edmunds e soci registrarono finalmente il primo lp a nome Rockpile. Il disco fu registrato negli Eden Studios, Chiswick: “Seconds Of Pleasure” (Columbia 1980) fu prodotto dall'amico Nick Lowe, con una copertina in odore anni '50, il disco è un omaggio al davepleasurep_files_2013_39151.jpgo0c0f0w1d250aCh0rockabilly e fu una ventata di freschezza nel panorama piuttosto cupo e soffocante della new wave dell'epoca. C'erano song di Joe Tex, dell'immancabile Chuck Berry e brani di Lowe/Edmunds, fu un successo, accolto positivamente dalla critica, si piazzò al 27esimo posto in Billboard e vendette molto bene. Ma per uno strano destino fu il primo e ultimo album come Rockpile, dissapori tra i due amici portarono alla fine di quella esperienza, una band che poteva essere ma non è stata. Curiosamente nel 1981 il nostro registrò “Twangin” (Swan Song 1981), il disco vide la medesima formazione del precedente come Rockpile, ma tornò ad essere un lavoro davetwanginsolista di Edmunds, un pò di schizofrenia non guasta....song di John Fogerty, Ian Gomm, Don Coway etc, ospiti gli Stray Cats di Brian Setzer, un altro buon lavoro nel solco ormai collaudato del Dave Edmunds sound. Negli '80 continuò la sua attività come produttore, tra i tanti artisti affascinati dalla sua consolle, Paul Mc Cartney, Fabolous Thunderbirds, Stray Cats e Status Quo. Compose anche la soundtrack del film "Porky's Revenge" e fu il direttore artistico di uno special televisivo dedicato al rocker Carl Perkins. Ha comunque registrato altri lavori minori sino al 1994, che arricchirono ulteriormente la sua discografia.

 

 

IL PRESENTE

 

hqdefaultCon la fine degli anni ‘80 Edmunds ridusse la sua attività, sia come musicista che come produttore, si ritirò nel natìo Galles, dandosi una pausa dopo anni di attività frenetica. Nel periodo 1992/2000 ha suonato con Ringo Starr & His All Stars Revue, in molti world tour. Negli anni 2000 ha effettuato sporadici tour inglesi con una sua band e con il rocker Joe Brown. E' stato ospite nel 2008 dello show Hootenanny (foto a destra) di Jools Holland  e ha suonato live per la TV olandese. Nel 2009 ha suonato alla Royal Albert Hall con l'orchestra Holland Big Band un set di sue cinque song tra cui la classica Sabre Dance. Dave Edmunds è uno che ha dato un suono a quel meraviglioso fenomeno minore, tutto british, che fu il Pub daveRock: un ottimo chitarrista, ispirato da gente come James Burton, Chet Atkins e Scotty Moore e un compositore originale e fuori dagli schemi, che ha saputo miscelare molte cose facendone uscire un prodotto prezioso. Ottima la sua discografia, ristampata come cd e vinile con molte bonus track e brani live, concerti live dal passato e cose più recenti. Stirpe gallese, gente tosta che negli anni ha dato ottime cose al rock made in UK. Dave Edmunds è comunque tuttora attivissimo sulla scena rock britannica.  

 

Guido Sfondrini

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